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Amianto, presentata in consiglio comunale una mozione per la rimozione e lo smaltimento

ACIREALE – L’amianto, la fibra killer, è ancora presente nel nostro territorio “soprattutto sotto forma di coperture in eternit, canne fumarie, piccole vasche…” i consiglieri comunale Ugo Trovato, Giuseppe Ferlito, Guido Raneri, Alessandro Coco, Roberta Cundari, Francesco D’Ambra, Rosaria Pittera e Lorena Saitta hanno presentato in aula consiliare una mozione per istituire nuovo capitolo di spesa per la rimozione dell’amianto e fanno sapere che ne presenteranno o integreranno quella già presentata al fine di ultimare il lavoro di bonifica dell’ex stabilimento dell’acqua minerale di Pozzillo.

Scrivono nella mozione i consiglieri comunali firmatari: “E’ ormai scientificamente dimostrato che l’amianto sia una sostanza altamente nociva per la salute, causando gravi malattie dovute all’inalazione delle polveri e delle fibre sottili di simili silicati.  La Legge 257 del 27 marzo 1992, recante norme relative alla cessazione dell’amianto prevedeva, tra l’altro, il divieto di estrazione, lavorazione, utilizzo e commercializzazione dell’amianto, la bonifica degli edifici, delle fabbriche del territorio. Essa, a quasi 15 anni dalla sua promulgazione è lungi dall’essere attuata…”.

Si legge ancora nella mozione che nel territorio acese insiste ancora l’amianto  e rappresenta “un grandissimo problema per coloro che ne posseggono anche solo una piccola quantità”. Ed ancora: “Per lo smaltimento di tali manufatti bisogna avvalersi esclusivamente di ditte autorizzate, le quali sono pochissime e non sempre facilmente individuabili da parte dei singoli privati, per un privato cittadino può essere difficile verificare la correttezza dei costi richiesti”.

Ecco cosa chiedono all’amministrazione i consiglieri comunali firmatari della mozione.  “Stipulare, per quanto possibile, con Asl e Arpa specifici protocolli d’intesa, anche a carattere operativo, funzionali a verificare con periodicità le condizioni delle coperture in amianto/cemento-amianto presenti sul territorio comunale e segnalate dai cittadini ai competenti uffici comunali successivamente si procederà ad avviare o elaborare un piano strutturato per lo smaltimento in un tempo ragionevole del sopraccitato materiale presente sul territorio comunale ed infine prevedere un contributo a finestra (cioè in base all’ordine cronologico di arrivo dell’istanza) finalizzato all’incentivazione per i privati cittadini che effettuino interventi di bonifica, rimozione e smaltimento di piccole quantità di amianto da manufatti, fabbricati ed edifici civili e rurali presenti sul territorio comunale,a partire dall’anno 2022”.

Una mozione che ci riporta indietro nel tempo se consideriamo che le microfibre rilasciate dai manufatti di amianto sono un pericolo per la salute ormai riconosciuto da decenni da tutto il mondo scientifico e che causa il terribile e letale mesotelioma polmonare. Il cancro del polmone inguaribile e che conduce alla morte entro 12-18 mesi dalla diagnosi. All’esposizione prolungata ma anche all’esposizione occasionale possono corrispondere all’asbestosi (o fibrosi polmonare), a carcinoma polmonare, a mesotelioma (o tumore della pleura).

(mAd)

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