“Una panchina rossa per dire no al femminicidio diventa l’umile simbolo di una politica di territorio che non può e non vuole dismettere l’impegno di sistema a tutela dei diritto delle donne e dei soggetti più deboli e svantaggiati. L’8 marzo e’ diventata quindi l’occasione di elevazione di un grido di dignità e di un invito, rivolto a tutti, per far sì che il femminicidio diventi una battaglia combattuta su tutti i fronti.
L’ampia e spontanea partecipazione della città, accompagnata dalla presenza delle forza dell’ordine ha dato alla manifestazione di ieri il giusto profilo istituzionale e sociale per raggiungere gli obiettivi prefissi. Grazie a Giuseppe Marino (Alosha), alla mamma di Giordana, e all’assesore Adele D’anna per aver sposato questa idea che di certo non sarà l’ultima ma l’ennesima di una lunga serie che stiamo già programmando”.
(Sabrina Renna)