Piccola Storia di Jaci – La spada di Santa Venera.

L’11 febbraio 1849 , durante l’Insurrezione siciliana contro il  governo borbonico, le autorita’ civili e militari della Città di Catania visitano la citta di Aci Reale portando in dono una bandiera e una spada. Questi doni da parte di Catania ad Aci, all’insegna della pace che si voleva adesso tra le due citta’ vicine, le quali, avevano sempre litigato, anche per futili motivi (ad esempio, per il numero dei miracoli di Santa Venera -patrona di Acireale – rispetto a quelli di Sant’Agata , patrona di Catania!). Nella spada (proprio sotto l’elsa , all’inizio della lama, e d’ambo i lati) figura la scritta significativa “Respice Finem” . La spada e’ opera del catanese Emanuele Puglisi, la sua sontuosa elsa e’ in oro massiccio presenta, da un lato, in mezzo a rami d’alloro e quercia, e dentro una ghirlanda, due mani che si stringono in segno d’amore e di pace che questa  e’ raffigurata da un genio incoronato d’alloro, l’impugnatura è finemente cesellata,  presenta ben rilevati gli scogli dei Ciclopi e in alto, un piccolo elefante emblema di Catania. La spada assieme alla bandiera furono requisite dal Generale Filangieri il 05 aprile del 1849. La spada fu recuperata da Lionardo Vigo nel 1861 e a tutt’oggi e’ posta nel busto argenteo di Santa Venera.