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domenica, Maggio 5, 2024
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I Normanni stiano pure in Normandia…

politologo

 

 

Noi ad Acireale contiamo i giorni: otto per San Sebastiano, diciannove per Carnevale…

I “Normanni” di Piazza Armerina si fanno pregare: non penso che abbiano scambiato Acireale per le Città dell’Anatolia, della Siria e della Palestina dove i “Normanni” , quelli veri, di Boemondo d’Altavilla, durante la Prima Crociata)  sgozzavano donne e bambini, non solo musulmani, ma anche ebrei e cristiani ( in confronto quelli dell’Isis sono delle educande) per potere sfoggiare la spocchia guerriera e la voglia di rivincita e di terra di cadetti frustrati. Saremo con le pezze al culo, ma Acireale è uno dei palcoscenici più belli della Sicilia, in tradizione e storia. Diteglielo ai priori, ai giudici, gran maestri e gran ciambellani delle frastunache.
Alla Cittadella del Carnevale si lavora con fervore, i carri, anche se in ritardo sui tempi, saranno allestiti e sembrano di buona fattura, belli ed imponenti. L’aria che si respira non è però carica dell’entusiasmo degli altri anni, si averte un crepuscolarismo della cartapesta, toni dimessi e futuro visto incerto.
La sensazione che Antonio Coniglio sia l’ultima sigaretta, di quelle buone, che si offre ad un condannato a morte si avverte nell’aria. D’Agostino ha calato un asso per la Fondazione, un giovane che in prospettiva è visto in alto nella politica, ha cercato di tirare quanto più possibile dalla Regione, ma resta il dubbio che non si riuscirà a sfondare il muro di questo vicolo cieco.
La soluzione forse sarebbe ridimensionare il Carnevale e cercare di ripartire.
Ripartire innanzitutto dalla Cittadella, che va demolita, ripensata e ricostruita: attualmente non è il massimo della funzionalità, per il passato non vi è stata spesa una lira e solo il Presidente Coniglio recentemente ha messo a norma l’impianto antincendio e ha indetto una gara d’appalto per la sistemazione, ma sempre sarà insufficiente e non adatta.
Il costo dei carri non sia pressapoco quanto il ricavato del primo premio, si facciano carri meno costosi, si obblighino i Cantieri ad un tetto di spesa.
Una scuola degli artisti che dia le basi ad una futura eccellente qualità ( la qualità attuale è ottima).
Un bilancio della Fondazione rimpinguato, tale da non costringere il Presidente a pietire.
Potremmo stilare una lista chilometrica, è superfluo… sappiamo i mali, curiamoli!

Cortesemente, ringraziate il Sindaco di Piazza Armerina, faremo a meno dei suoi pseudo-Normanni dalle gloriose tradizioni.

Mancano otto giorni per la Festa di San Sebastiano, affidiamogli la Città e i suoi amministratori.
Viva Sammastianu.

(santodimauro)

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