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domenica, Maggio 5, 2024
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TRANSFERT, IL THRILLER PSICOLOGICO CHE STA CONQUISTANDO LA CRITICA

E’ il caso di dirlo, buona la prima!
Giovedì scorso, presso il Margherita Multisala di Acireale è stato presentato e proiettato tre volte, il thriller psicologico interamente girato a Catania “Transfert”, opera prima del giovane regista catanese Massimiliano Russo (classe 1989) e interpretato da un cast di attori siciliani. E’ un film libero, indipendente, dal momento in cui il giovane regista ne è anche sceneggiatore e produttore. Sua, infatti, l’associazione che ha prodotto il film, la “Change of (he)art”, nata, secondo le parole dello stesso regista, “per non sottostare ad alcun diktat e proporre prodotti rispettabili, innovativi e ben fatti”.
Ma andiamo al film.
Transfert è un thriller psicologico che racconta la storia di Stefano, giovane psicoterapeuta, che con grande entusiasmo ed empatia inizia la sua attività in un piccolo studio, caratterizzato dalla presenza di alcuni pazienti che Stefano, talvolta con un tantino di inesperienza, decide di prendere in cura, nonostante la complessità dei loro casi. Il film, come dice lo stesso regista, che è anche uno dei protagonisti del film e che era presente con alcuni attori del cast prima delle proiezioni “è un gioco di specchi, una sfida intellettuale che vuole sorprendere lo spettatore”.
In realtà, forse, la vera protagonista della pellicola è lei, la psicoterapia. E’ lei che racconta la storia e non viceversa ed è lei che a sua volta viene analizzata attraverso una lente di ingrandimento che ne mette in evidenza caratteristiche, ma anche limiti. Ed è sempre lei che inchioda lo spettatore, non senza una buona dose di suspense, fino all’ultima scena, regalandogli un finale per nulla scontato.
Il film è scritto veramente bene, anche nella scelta di una Catania fuori dai soliti cliché, che la vogliono soleggiata, rumorosa o mafiosa. In questo film la città è perennemente plumbea, grigia, silenziosa, a tratti soffocante, anche se sempre estremamente affascinante.
Peccato soltanto aver concesso a questo film un unico giorno di proiezione, visto anche i numerosi riconoscimenti ottenuti in Italia e all’estero.

(Valeria Musmeci)

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