Il 3 dicembre in occasione della giornata internazionale della disabilità è inziato il nostro meraviglioso viaggio, un percorso che ci ha portati a toccare con mano le anime sensibili di moltissime persone e ognuno di noi si è nutrito del loro percorso di vita facendolo proprio.
Abbiamo conosciuto dolori diversi, abbiamo guardato occhi che hanno trovato la pace, abbiamo conosciuto la bellezza di cuori puri e lo splendore di sorrisi leali, abbiamo abbracciato e ci siamo fatti abbracciare perchè nel calore di quella stretta non si può mentire ed è stato come venire al mondo per la seconda volta.
Tanti volti, tante storie diverse.
Noi come gruppo di autori di questo meraviglioso libro, “Noi Tutti Incluso”, abbiamo cercato di far capire che si deve andare oltre la visione della persona, il nostro messaggio è stato che bisogna oltrepassare i limiti mentali che ancora oggi portano tanti a fare delle distinzioni e ad etichettare le persone con termini che li differenziano gli uni dagli altri. Abbiamo dato voce agli invisibili, coloro i quali in una società come la nostra super evoluta devono ancora combattere per far si che vengano loro riconosciuti dei diritti, che venga loro riconosciuta l’uguagliaza affinchè non vengano messi da parte perchè considerati diversi.
Bisognerebbe ripartire da qui e cioè mettere al centro di tutto la persona, riconoscerla come essere umano uguale a tutti gli altri, senza fare sconti, senza pietismi ma rispettandone i loro sentimenti.
Chi vive la disabilità in famiglia è fortunato, ma questo l’ho capito col tempo, soprattutto da quando mi sono affacciata a questo mondo, rendendomi conto della disumanità che lo circonda, ho preso coscienza della grande fortuna che abbiamo a vivere accanto ad un’essere speciale, la grande umanità e l’insegnamento di cui ci si può arricchire e ora, parlo per esperienza personale, so per certo che la mia vita senza mio fratello non sarebbe stata così bella, con lui sono cresciuta e lui prendendomi per mano mi ha portata nel suo mondo, me lo ha fatto conoscere, io ci sono entrata in punta di piedi, l’ho esplorato con delicatezza e ci ho trovato la bellezza, la sensibilità, l’altruismo, la dolcezza. Ci ho trovato,
la purezza di un’anima che si muove tra la gente leggera, come ali di farfalla, e si posa su ognuno che incontra donandole amore disinteressato.
Questo viaggio mi è servito per cercare dentro di me tutte quelle risposte che fino ad ora non ero riuscita a darmi, sono entrata pure io, insieme a tutti gli altri autori, dentro il mio dolore che dapprima pensavo appartenesse solo a mia madre, forse anche perchè per troppo tempo lei stessa l’aveva voluto tenere solo per se, invece questa esperienza mi è servita per prendere coraggio. Il dolore l’ho affrontato, l’ho attraversato, l’ho guardato in faccia e l’ho combattuto senza più paura. Ora ne posso parlare con tranquillità perchè so che non sono sola e l’essermi potuta confrontata con tutti gli altri autori e con tutte le belle persone che in questi 5 mesi abbiamo incontrato è stato come guarire.
Ora non fa più male, adesso più che mai mi sento fortunata.
Noi Tutti Incluso si ferma fino a settembre per poi riprendere nuovamente con le scuole e con i vari comuni che vogliono conoscere il nostro libro. Già tanti appuntamenti ci aspettamo per un autunno all’insegna dei sentimenti.
Grazie a tutti gli autori senza i quali questa meravigliosa esperienza non avrebbe preso vita.
( Graziella Tomarchio)
