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Elezioni regionali. Puniteli

Si va alle urne e per chi ancora ritiene importante esercitare il proprio diritto al voto non resta che una sola linea guida: puniteli, colpiteli con una matita bene affilata e lasciateli al loro destino. Nessuno della nomenclatura all’ars merita ancora fiducia. Dopo gli anni di Cuffaro (sostenuto dal centrodestra), dopo quelli di Lombardo (sostenuto prima dal centrodestra e poi anche dal PD), dopo gli anni di Crocetta adesso preparate la punizione.

Alle urne per scatenare la prima rivoluzione siciliana. Niente fiducia a tutti quelli che hanno governato e lasciato la nostra regione ultima per qualità di vita, ultima per lavoro, ultima per attenzione all’ambiente, prima per degrado, prima per soldi spesi per il funzionamento della macchina regionale, prima per spesa sanitaria e pessimo servizio. Lasciateli, abbandonateli, traditeli, puniteli.

Niente sconti, niente sirene, niente convincimenti last minute, è tempo di incazzatura sincera e concreta e se andrete alle urne, nel segreto e nel silenzio, dite no e non siate complici. La dirigenza politica che si è alternata al governo regionale non deve essere riconfermata, deve essere spedita a casa, devono tornare a lavorare per portare il pane a casa, come tutti, come i cittadini siciliani.

Punite i transfughi, quelli che passano da uno schieramento all’altro, punite quelli che vi fanno promesse, punite tutti quelli che per anni hanno dimenticato i lavoratori, i portatori di handicap, gli emarginati.  Punite quelli che dicono di avere “pacchetti di voti”, punite chiunque vi suggerisce un nome. Puniteli nell’urna, affilate la matita fino a renderla pugnale.

I siciliani che andranno alle urne si rischia che siano solo quelli fedeli alle sirene e ai pachiderma, la speranza è che insieme a questo popolo di clienti e schiavi vi sia anche un altro popolo siciliano, quello orgoglioso e cazzuto, quello che non le manda a dire, quello che non si fida più, quello che odia l’incapacità, detesta i privilegi, contesta e si agita nella speranza di poter far vivere i propri figli in un mondo migliore.

Alle ragazze e ai ragazzi che si apprestano a votare per la prima volta possiamo solo consigliare di usare la rabbia che hanno il corpo, pensare alla loro poca speranza per un futuro migliore, capire che la disoccupazione giovanile in Sicilia ha numeri a due cifre e che il lavoro nero, sfruttato, precario e malpagato non è la soluzione. Alle ragazze e ai ragazzi diciamo puniteli e lasciate andare la vostra mano sulla matita pensando a costruire il futuro già con un primo gesto: un X ben assestata.

Per la Sicilia si deve esigere pulizia, dignità, lavoro, sviluppo, ambiente e questo potrà accadere solo ripulendo l’aula da tutta la nomenclatura che negli ultimi 20 anni si è alternata al governo della nostra amata terra.

Puniteli.

(mAd)

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