Gli alti livelli di ozono, il gas serra in continuo aumento nell’atmosfera, smorzano i profumi dei fiori che servono ad attrarre le api, mettendo così a rischio l’impollinazione. Questo grave fenomeno, avviene soprattutto nei pressi delle città, dove l’inquinamento è maggiore. Questo è quello che afferma un nuovo studio pubblicato sulla rivista New Phytologist.
Gli esperti del settore hanno preso in esame la senape nera, una pianta erbacea della famiglia delle brassicacee e, stando alla ricerca, le alte concentrazioni di ozono nell’aria causano una rapida diminuizione del profumo emanato dal fiore di questa pianta, riducendo il tempo entro cui i fiori possono essere ‘sentiti’ dagli impollinatori.
Per dimostrare tutto ciò,, gli studiosi hanno condotto un test comportamentale con esemplari di bombo terrestre, un impollinatore molto simile al calabrone. L’indagine ha confermato che le elevate concentrazioni di ozono, frequenti nei pressi di grandi aree urbane, inibiscono fortemente l’attrazione che i fiori esercitano sugli impollinatori.
“Le sostanze chimiche volatili che costituiscono i profumi dei fiori sono fondamentali per l’impollinazione di molte piante che si affidano agli insetti per la riproduzione”, spiega l’autore dello studio Gerard Farré-Armengol. “A causa delle alte concentrazioni di ozono, come quelle causate dall’inquinamento urbano, i profumi dei fiori possono scemare velocemente e perdere la loro funzione biologica, che è quella di richiamare gli impollinatori”.
