ACIREALE – Strutture sportive carenti e in numero certamente non adeguato ad una città di oltre 50 mila abitanti. Società sportive che pressano per avere in convenzione le strutture ma che desiderano, allo stesso tempo, che siano in condizioni almeno decorose. Il Comune non ha tante risorse ed sempre alla ricerca della migliore formula per stipulare le convenzioni. Ieri (02/08/2018) incontro tra l’assessore allo sport Palmina Fraschilla e il presidente dell’ASD Città di Acireale 1946 Gianluca Cannavo. Riportiamo alcuni passaggi dell’incontro e siamo certi che si troverà la giusta mediazione per il calcio e per le altre attività sportive.
Palmina Fraschilla (Assessore allo Sport): “Abbiamo anche altre priorità come le scuole, in ogni caso abbiamo detto che in qualche maniera ci dobbiamo venire incontro però non si deve pensare che l’amministrazione può sobbarcarsi della sistemazione di tutto quello che ci viene richiesto magari sborsando cifre di venti o trentamila euro. Posso certamente dire che il Comune imporrà una tariffazione puntuale. Per quel che riguarda il “Comunale” la società di calcio che usufruisce della struttura ogni tre mesi dovrà pagare le utenze per le ore in cui ha fruito della stessa e questo avverrà anche al “Tupparello” per la squadra “Città di Acireale 1946” che, ricordiamo, è una nuova società. Per i pregressi andremo a rivalerci sui passati presidenti che erano tre e che devono all’Ente circa quindici mila euro”.
Gianluca Cannavò (presidente A.S.D. Città di Acireale 1946): “La squadra dell’Acireale deve essere messa nelle condizioni di poter giocare al Tupparello. Le strutture pubbliche devono essere garantite dalla pubblica amministrazione, se il prato è inesistente non possiamo certo pensare di andare a giocare altrove, stesso discorso per i bagni e per la grondaia. Sono lavori che non può fare la società sportiva. Massima disponibilità con gli amministratori ma dobbiamo trovare una soluzione; noi chiediamo che la struttura deve essere efficiente perché come si trova adesso non si può giocare in quel terreno e se noi dobbiamo andare a giocare in campo neutro anche le partite in casa possiamo dire che questa è certamente una soluzione assurda ed ingiusta. Il prato del terreno di gioco, ad esempio, deve essere rifatto, non si fa la risemina da anni e oggi in quel terreno non si può giocare e le partite sono falsate. Io sono convinto che un’amministrazione quando spende risorse per la pubblicità del carnevale potrebbe anche utilizzare queste risorse per inserire la pubblicità nelle maglie della squadra, perché l’Acireale è in quarta serie ed è una squadra nazionale. La pubblicità del carnevale invece di essere posta solo a Fiumicino potrebbe benissimo trovare ottima collocazione anche nella divisa della squadra”.
(red)
