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martedì, Aprile 30, 2024
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Non è la Terza Guerra Mondiale: ancora non è finita la Seconda.

bandiera belgio
Inorridiamo alla vista degli attentati, chiediamo protezione dal terrorismo islamico, abbiamo giustamente paura.
L’Europa ieri ha ricevuto un altro colpo al cuore, Bruxelles capitale dell’Unione Europea è stata violata, le forze di sicurezza, l’intelligence si sono fatte cogliere completamente impreparate.
Si chiede di agire con fermezza contro questi assassini, si grida alla guerra, si chiede il respingimento dei profughi che scappano da quella guerra che provoca tutto questo: al clima di paura si sostituisce quello dell’odio e dell’egoismo.
Eppure noi Occidentali dai tempi del Colonialismo (di cui il Belgio fu uno dei nefandi protagonisti) sino alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale, abbiamo trattato questi popoli come schiavi e ci siamo appropriati delle loro risorse.
Dopo l’ultima guerra e  la dismissione degli imperi coloniali, gli europei hanno fatto di tutto per lasciare il peggiore ricordo di loro nei territori controllati.
Il popolo arabo, che si estende dall’Oceano Atlantico all’Iran più tutte le altre popolazioni islamiche dell’africa e dell’Asia, sono stati piazzati in stati i cui confini sono stati disegnati tracciando le linee su una carta geografica, trascurando le esigenze e le identità dei popoli.
Il popolo curdo smembrato in tre stati diversi, mussulmani sciiti e sunniti costretti a convivere malgrado conflitti mai risolti, la nascita dello stato di Israele in Palestina a discapito della popolazione araba. I conflitti mai risolti in Libano tra Cristiani e Mussulmani, in Siria, la Libia la cui identita unitaria non è mai esistita se non con la dittatura di Gheddafi.
Il germe del terrorismo religioso su larga scala è pressochè recente, pochi fanatici,  con finanziamenti spesso provenienti da fonti che consideriamo “amiche”,  stanno sfogando l’odio per l’Europeo, trovando la copertura nella guerra di religione.
Noi Cristiani, se leggiamo la storia, ne abbiamo a decine esempi di abominii commessi in nome di Dio, sono stati così efferati i nostri, che i terroristi islamici si possono tuttora definire dilettanti al confronto.
Il Califfo dell’Isis penso abbia preso esempio dal buon Papa Innocenzo III che purificò il mondo dai Catari (cristiani) radendo al suolo intere Città e passando a fil di spada tutti i suoi abitanti.
Il nostro mondo civile, giustamente inorridisce e chiede protezione: è giusto che le nostre Città siano protette, ma è giusto che anche i villaggi curdi siano protetti, anche i villaggi armeni, anche i villaggi ceceni……
Il miglior nostro alleato contro l’Isis  è la Turchia, paese antidemocratico per eccellenza, questo non mi fa certo ben sperare.
Oggi, alla paura dovremmo cercare di sostituire la fiducia nell’essere umano, nel fratello senza distinzione di colore o di religione, solo con l’estremo rispetto di tutti si potranno sconfiggere i fanatismi e le follie collettive.
Ma la politica, i governi devono svolgere la loro parte, per prima cosa, la politica si riappropri dei suoi ruoli, l’ Europa governata dalle banche e dai grandi capitali si è finora mossa sempre a tutela dei grandi investimenti e all’accaparramento delle risorse, ora la priorità è la sicurezza dei cittadini.
Ho visto, nella mia vita, in tv le immagini della guerra in Vietnam, in Cambogia,  nelle Filippine, i colpi di stato in Sud America, il terrorismo Palestinese, l’ex Jugoslavia, le guerre Arabo-Israeliane, la guerra Iran-Iraq, la Cecenia, le guerre tribali e religiose in Africa….. chissà quante ne dimentico, ma tutto ha un unico denominatore: morte, sofferenza, prevaricazione.
Tutto questo deve finire….. quando?
(santodimauro)

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