Dopo le due giornate di sabato e domenica passate all’insegna del vento e della pioggia, ad Acireale si respira un’aria escatologica…
Tanti vorrebbero essere già in piena quaresima con alle spalle l’esperienza del primo Carnevale Barbagallo/Coniglio alle spalle.
I superstiziosi oramai sono convinti che una cappa di jella stazioni permanentemente sul cielo di Acireale; gli oppositori non vedono l’ora di vedere Coniglio fatto all’agrodolce; i sostenitori cercano di parlarne il meno possibile per scaramanzia.
Il grande successo di Manara da solo non basta, la sfilza di tetteculi non ha distratto gli Acesi dal pensiero dell’avvicinarsi del Carnevale statico: ogni acese ha sempre avuto un punto strategico da dove per decenni ha seguito il lentissimo transitare dei carri, quest’anno invece dovrebbe recarsi in profano pellegrinaggio alla ricerca del carro piazzato nei vari punti liberi da fili volanti e capaci di contenere le meraviglie create dai carristi al massimo dell’esibizione.
Come finirà? Il martedi sera vedremo Coniglio portato in spalla dai carristi o invece questi li vedremo inseguire il povero Presidente della Fondazione brandendo corpi contundenti come nelle migliori comiche in bianco e nero?
Ancora è presto per tirare le somme, a manifestazione conclusa vedremo i risultati.
Nel fare un grande in bocca al lupo ad Antonio Coniglio raccomandiamo alle cucche di non sforzarsi troppo, anche perchè darebbero l’opportunità agli organizzatori di avere l’alibi a giustificazione di un eventuale insuccesso che personalmente non auspico.
(santodimauro)