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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Acireale e gli indicatori di vivibilità cittadina

Sono 18 gli indicatori selezionati: Tre indici sulla qualità dell’aria (concentrazioni di polveri sottili, biossido di azoto e ozono), tre sulla gestione delle acque (consumi, dispersione della rete e depurazione), due sui rifiuti (produzione e raccolta differenziata), due sul trasporto pubblico (il primo sull’offerta, il secondo sull’uso che ne fa la popolazione), cinque sulla mobilità (tasso di motorizzazione auto e moto, modale share, indice di ciclabilità e isole pedonali), uno sull’incidentalità stradale, due sull’energia (consumi e diffusione rinnovabili).

Andiamo a vedere punto per punto.

La qualità dell’aria. Se guardassimo la città dall’alto ci accorgeremmo, senza stupore, che agli uomini si sono sostituite le autovetture in maniera ossessiva. Dalla via S. Vigo a piazza Duomo, da via Galatea al corso Savoia e proseguendo per la via San Giuliano, via P. Vasta, corso Sicilia, via Vitt. Emanuele è solo caos, traffico e aria irrespirabile. In modo particolare la via Galatea che diventa pressochè invivibile. In via Galatea si concentra, infatti, tutto il peggio che una città possa esprimere. Difficoltà per i pedoni, impossibilità di transito per i disabili e gli anziani, una potente concentrazione di p.m. 10 mai monitorato.

Gestione dell’acqua. Ad Acireale la SOGIP (organizzazione privata) è completamente controllata dal pubblico. Non è molto ma è meglio che in tante città italiane dove sono i privati a gestire la principale fonte vitale per l’uomo. Ad Acireale non abbiamo ancora un sistema di depurazione, nessuna rete di confluenza delle acque meteoriche e una rete idrica che, è il caso di dirlo, fa acqua da tutte le parti, alzando vertiginosamente il tasso di dispersione. Al momento senza depurazione, senza un rete idrica efficiente e con bollette salate non possiamo certo dire che in questo settore brilliamo. Siamo, come per altri indici, in fondo alla classifica.

Rifiuti. Con il un nuovo capitolato che, tra l’altro, prevede la raccolta differenziata, abbiamo invano atteso segni di miglioramento e ne siamo rimasti, per alcuni aspetti, delusi. Abbiamo dato tempo alla nuova ditta incaricata del servizio ma abbiamo atteso senza notare risultati importanti per quel che riguarda la scerbatura, la pulizia delle strade, la puntualità nella raccolta e la mancanza del CCR e dell’applicazione della tariffa puntuale. Di fatto buttiamo ancora tanto in discarica gravando sui cittadini con bollette ancora salate se la confrontiamo con il reale servizio dato alla collettività.

Trasporto Pubblico. Possiamo liquidare questo capitolo con un solo termine. Assente. Pochi e inefficienti i mezzi, nessuna tabella oraria, quei pochi viaggiatori che ne fanno uso spendono ore del loro tempo per l’attesa del mezzo e per percorrere pochi chilometri. Non vi sono corsie preferenziali per il trasporto pubblico e non vi è alcuna navetta per gli spostamenti veloci all’interno della cintura urbana. Un servizio che, di fatto, non esiste nella nostra città.

Mobilità. Uso impazzito della mobilità pesante. Tutti con mezzo proprio, a scuola i bambini vanno tutti accompagnati dai genitori, gli scuolabus neanche a pagarli oro, pista ciclabile mai collaudata, nessuna zona importante e degna del nome ztl, assenza di un’isola pedonale accetto la sola piazza Duomo. Questo capitolo cittadino rappresenta il simbolo esatto della controtendenza con tutti gli indicatori di vivibilità.

Strade e energia. Le strade sono delle trappole per pedoni e per le sospensioni e ammortizzatori delle auto. I contenziosi non si contano per i danni che i cittadini subiscono percorrendo le strade cittadine. Per il risparmio energetico siamo ancora messi male. L’illuminazione pubblica e fatiscente e non abbiamo impianto a led. Spendiamo cifre incredibili per i gestori dell’energia elettrica ed abbiamo anche realizzato un cogeneratore che non è mai stato messo in funzione.

Dopo un primo periodo di rodaggio e di recupero del tempo perduto, il sindaco che andrà a governare dovrà dare risposte concrete a tutta la città perché il tempo e la pazienza sono finiti.

(mAd)

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