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Acireale, IPAB – Continua il botta e risposta tra il sindaco Barbagallo e il Movimento 5 Stelle – La risposta del M5S alla nota del sindaco di Acireale

angela foti

Acireale, IPAB – Continua il botta e risposta tra il sindaco Barbagallo e il Movimento 5 Stelle di Acireale in riferimento alla questione Ipab. Riportiamo di seguito alcuni stralci della nota del M5S acese.

“Il Sindaco si dice rammaricato della difficile situazione dell’IPAB Oasi Cristo Re e delle difficoltà dei dipendenti, ormai senza stipendio da oltre 22 mesi. Ma il Sindaco, che si muove subdolamente per annettere il patrimonio immobiliare delle due IPAB al Comune e assumere il personale, si è mai invece mosso per rivedere al rialzo le rette (42 €) che il Comune paga per i servizi che l’Oasi Cristo Re svolge (casa protetta, casa di cura e comunità alloggio per minori stranieri non accompagnati), che sono oggettivamente insufficienti a coprire le spese che gli standard che la Regione impongono?

Quanti utenti sono indirizzati dal Comune presso le strutture pubbliche, come l’Oasi Cristo Re, e quante invece vengono indirizzati in strutture private?
Potrebbe, il Sindaco, rendere pubblica la lista degli utenti istituzionalizzati nelle strutture pubbliche e private?
Sa il Sindaco che sulla base della circolare n. 10 del 31 agosto 2006 del Dipartimento regionale della famiglia, le IPAB con personalità giuridica di diritto pubblico, devono essere prese in considerazione prioritariamente quando l’Ente Locale indirizza gli anziani presso le strutture socio-assistenziali?

Basterebbe un po’ di impegno in più da parte di questa amministrazione e si potrebbero alleviare, non certo risolvere, i problemi economico finanziari dell’Oasi Cristo Re”.

“Da una più attenta analisi, e correggendo quanto anche da noi precedentemente affermato, l’Oasi Cristo Re non è l’unica IPAB che svolge attività socio-assistenziali ad Acireale, infatti la Pennisi Alessi svolge attività socio-assistenziale in favore di minori come è CHIARAMENTE riportato sul sito web dell’Isituzione (qui). Indirettamente inoltre la riprova che la Pennisi Alessi ha svolto attività socio assistenziali è anche data dal fatto che nel 2014 l’Assessorato Regionale per la famiglia ha trasferito oltre 32.000 € a titolo di contributo della legge regionale 71/1982, che viene riconosciuto solo alle IPAB che svolgono attività socio-assistenziale.
Nel 2015 il contributo della legge 71/1982 non è stato erogato per tutte le IPAB siciliane”.

“Da ultimo, il Sindaco cita una circolare del Dipartimento regionale della Famiglia che comunica che qualora un’IPAB voglia vendere degli immobili per rinpinguare le proprie casse, solo il 30% di quanto ricavato dalla vendita possa essere devoluto al pagamento degli stipendi. Ma la domanda che sorge spontanea è: chi ha mai parlato di vendita in caso di fusione delle due IPAB con l’Oasi Cristo RE?
La fusione tra le tre IPAB non gioverebbe a svendere il patrimonio immobiliare ma a far cassa comune tra le tre Istituzioni, apportando i proventi dalla messa a frutto dei pregiatissimi beni patrimoniali della Santonoceto e della Pennisi Alessi, potendo così sostenere l’attività socio-assistenziale che svolge l’Oasi Cristo Re”.

(Movimento 5 Stelle – Acireale)

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