ACIREALE – Il dibattito sulla porposta della giunta Barbagallo per la riscossione unica dei tributi (tari, acqua e gas) dovrebbe arrivare in consiglio comunale giovedì 9 marzo. La principale motivazione per inserire in un’unica bollettazione, che dovrebbe essere prodotta dalla SOGIP (società in house che al momento gestisce acqua e gas) è quella di frenare il tasso di evasione della tari. Ma qual’è il tasso di evasione? Il 50%, il 30%? A questo balletto di cifre si aggiunge ancora un altro dubbio: quanta evasione e quanta morosità?
Con la bollettazione e riscossione unica dei tributi colpire i morosi potrebbe essere più semplice perchè risulterà impossibile evadere o rimandare il pagamento della tari senza dover rimandare o non pagare acqua e gas. Le tre cose camminerebbero insieme secondo una gerarchia di priorità:tari, acqua, gas.
Dall’amministrazione comunale si stringono i ranghi tra i consiglieri comunali di maggioranza che nutrono ancora dubbi sulla bontà della proposta di delibera. Diminuierà l’evasione? E la morosità fin qui tollerata entro i due mesi, diventerà, invece, motivo immediato di sanzioni per i cittadini, appunto, morosi?
L’opposizione consiliare non ha dubbi. La delibera non va bene, non colpisce l’evasione, espone l’Ente ad un’ondata di ricorsi e mette a rischio gli stessi conti della SOGIP.
Intanto, però, l’amministrazione sembra avere incassato un parere legale intorno alla manovra e, dovrebbe anche avere il parere dei revisori dei conti. Due passaggi, questi, che fornirebbero la base sostanziale affinchè la delibera possa essere approvata. Del resto la questione si è delineata come complessa anche perchè il Comune di Acireale potrebbe essere il primo comune d’Italia ad applicare tale modalità per la riscossione dei tributi locali.
La riscossione unica dei tributi è un passaggio importante per la comunità qualora riuscisse a raggiungere l’obiettivo di abbattere la morosità e l’evasione dei tributi locali, la stessa, però, potrebbe anche essere un modo pesante di richiedere le somme dovute con la “minaccia”, in caso di mancato pagamento delle rate, della riiduzione della fornitura dell’acqua?
In assenza di precedenti simili in altri Comuni italiani attendiamo di capire meglio le motivazioni dei fautori e quelli dei detrattori, magari con un consistente e concreto dibattito in aula.
(mAd)
