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Acireale – Trasporto pubblico e navette, paghiamo il prezzo della miopia amministrativa

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Secondo la Corte dei conti europea i due terzi dei progetti per l’assegnazione di fondi per il potenziamento del trasporto pubblico sono poco sottoutilizzati, “…fattori che hanno contribuito a ciò sono stati le carenze nella concezione dei progetti ed una politica inadeguata in tema di mobilità”.

La Corte dei conti europea nella relazione “Efficacia dei progetti di trasporto pubblico urbano finanziati dall’UE” indica che “Due terzi dei progetti di trasporto pubblico urbano cofinanziati dai fondi strutturali dell’Ue sono sottoutilizzati. Due dei principali fattori che hanno contribuito a ciò sono stati le carenze nella concezione dei progetti ed una politica inadeguata in tema di mobilità”.

E’ importante ricordare che il contributo dell’Ue, per i progetti di trasporto urbano, può arrivare di solito fino all’85 % della relativa spesa ammissibile”. Praticamente si sarebbero potuti realizzare e potenziare reti del trasporto urbano e per la mobilità sostenibile con risorse europee che possono coprire la quasi totalità delle spese. Eppure, sappiamo, che la Sicilia e i comuni siciliani sono propri quelli che utilizzano peggio questa possibilità ed infatti la nostra regione e i nostri comuni sono molto distanziati rispetto alle altre regioni italiane.

Secondo la relazione della corte dei conti Europea, Iliana Ivanova “La maggior parte dei progetti controllati erano stati attuati come previsto e soddisfacevano le esigenze degli utenti. Tuttavia, gli auditor della Corte hanno constatato un notevole sottoutilizzo dei servizi forniti: in due terzi dei casi, vi erano meno utenti di quelli attesi. Ciò implica altresì prestazioni non ottimali in termini di benefici economici e sociali, quali ad esempio la riduzione dei livelli di inquinamento e del traffico”.

Appare quindi evidente che le problematiche siciliane relative ad una migliore sostenibilità del trasporto, potenziamento del trasporto pubblico, riduzione dell’inquinamento e del traffico sono fattori che sono stati promossi con difficoltà e che, ad oggi, non sono stati realmente recepiti ne dalla classe dirigente regionale e dai sindaci ne dai cittadini. E’ un’opportunità mancata, è un ritardo che si paga in termini di sviluppo economico, di rispetto per l’ambiente e per la salute.

Ecco solo un esempio di cosa si sarebbe potuto realizzare  utilizzando i fondi europei in relazione alla mobilità sostenibile e al trasporto pubblico.  4.6.1 – Realizzazione di infrastrutture e nodi di interscambio finalizzati all’incremento della mobilità collettiva e alla distribuzione ecocompatibile delle merci e relativi sistemi di trasporto – 4.6.2 – Rinnovo del materiale rotabile – 4.6.3 – Sistemi di trasporto intelligenti – 4.6.4 – Sviluppo delle infrastrutture necessarie all’utilizzo del mezzo a basso impatto ambientale –

Quanto brevemente illustrato è uno dei tanti motivi per cui appare davvero difficile continuare a dare fiducia ad una classe dirigente siciliana che non è riuscita e non riesce a comprendere quali sono i percorsi da intraprendere per portare la Sicilia e i comuni siciliani ad un livello di sviluppo almeno paragonabile agli altri comuni italiani.

(mAd)

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