La via Galatea, che unisce un pezzo di Acireale storica, è la peggiore espressione di inciviltà mai vista prima. Un luogo infernale che produce inquinamento al pm 10, inquinamento acustico, danni alla salute dei residenti e, l’aspetto peggiore, l’assoluta interdizione per disabili motori, mamme con bimbo in carrozzina, anziani, bambini. Una strada che è l’indice preciso dell’invivibilità, il termometro esatto di come le autovetture hanno preso il posto degli uomini e, specialmente, dei diversamente abili.
Una strada interedetta agli uomini, un corridoio puzzolente che ogni giorno si riempie di pm 10 mai monitorato, un luogo che è la somma del disprezzo per la salute, per chi desidera spostarsi a piedi, per chi ci abita, per tutti quelli che sono costretti a percorrere altre strade per evitare di transitare in quel budello fetido.
Una strada bellissima per il basolato lavico autentico, una strada che disprezza la casa natale del Vigo, con i muri che sono trattati come spazi per affiggere manifesti, con la persistente sosta delle autovetture che, di fatto, impediscono la libera circolazione dei pedoni. La strada della vergogna, la via Galatea da strada del mito è, da troppo tempo, la strada del degnado e dell’invivibilità e, maldestramente, viene considerata l’unica arteria (capillare) che porta da sud a nord della città.
Ovviamente l’ideale sarebbe chiuderla al traffico veicolare (escluso i pass per i residenti) ed utilizzare la SS 114 come perfetta alternativa alla via Galatea, ma si sa ad Acireale le automobili hanno la priorità assoluta ed allora siamo tristemente coscienti che mai nessuno avrà il coraggio di redigere un piano del traffico che bypassi la via Galatea e la chiuda al traffico.
In ogni caso da queste pagine lanciamo un appello accorato all’assessore Rori Pietropaolo. Assessore lei dovrebbe ordinare ai vigili urbani di far rispettare il divieto di sosta in via Galatea perchè solo così sarà possibile il transito ai disabili, ai bambini, agli anziani della nostra città. Disabili, anziani e bambini che non sono cittadini di seconda scelta ma nostri concittadini che meritano rispetto e attenzione. Chi parcheggia in via Galatea, di fatto, alza una barriera architettonica… ed è una violenza.
(mAd)
