Ad un anno dalla vittoria elettorale del sindaco Roberto Barbagallo il gradimento è scemato fino a toccare minimi mai visti prima. La crisi che colpisce sempre più famiglie, i tempi lentissimi per la realizzazione dei punti programmatici, gli eventi straordinari e devastanti come la tromba d’aria, l’eterogeneità delle forze che sostengono l’amministrazione, il caso “gettonopoli, la difficoltà ad aumentare significativamente il livello di decoro della città. E a tutto questo si somma un centro storico caotico, il ritardo nel dare risposte a chi si aspettava una giunta progressista, la difficoltà a collocare in un’area politica l’amministrazione Barbagallo e la storiaccia della sempre rinviata villa Belvedere. Insomma se Barbagallo pensava di poter tirare a campare con un semplice mantenimento (e con difficoltà) dello status quo, se l’amministrazione in carica è convinta che con scelte mediate e balbettanti, trova consensi e appeal, allora vuole dire che ha indovinato la comunicazione elettorale ma sbaglia ed anche tanto la comunicazione del “fare”. Di fatto i “malpancisti” che hanno battezzato alcuni membri del comitato di cambiamo Acireale come “i politologici senza voti” forse non hanno ben compreso che Barbagallo ha vinto proprio grazie ad una strategia di comunicazione ben precisa ed un programma che prometteva una città bella ed europea. I conservatori della maggioranza di governo, di fatto, portano l’amministrazione ai minimi di gradimento e non è un caso.
Ecco i dati. Totale votanti 142 – Scarso 102 – Sufficiente 22 – Ottimo 18
Scarso 71,8% – Sufficiente 15.4% – Ottimo 12.6%
(Dati sviluppati su un campione casuale NON scientifico – I dati sono stati rilevati alle ore 7.00 del 12 giugno 2015, la votazione è aperta fino a domenica 14 giugno 2015 – ore 20.00)