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giovedì, Maggio 2, 2024
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Analisi politica. Intervista con il dott. Santo Primavera

Acireale – Santo Primavera non ha partecipato direttamente alla campagna elettorale del 10 giugno di quest’anno ma è un uomo politico acese che ha avuto ruoli importanti sia in ambito cittadino che regionale. Lo abbiamo intervistato intorno all’analisi del voto e del dopo voto, i provvedimenti presi dall’amministrazione Alì ed altri argomenti che, siamo certi, sono interessanti dal punto della lettura politica e dei fatti della città.

L’INTERVISTA

mAd: Dott. Santo Primavera, lei è stato attivo durante la campagna elettorale con il suo sostegno al candidato Nino Nicotra, perchè al ballottaggio ha scelto Alì?

Santo Primavera: “Io da cittadino ho votato Nino Nicotra perché lo reputo, a tutt’oggi, il miglior candidato Sindaco anche sotto il profilo della capacità amministrativa.  I miei amici addirittura mi hanno quasi preceduto nella scelta, questo centrodestra offriva la solita “minestra riscaldata” offrendo una semplice accozzaglia per conquistare uno scranno, l’alternativa erano i grillini ma per un semplice “voto contro” e fare piazza pulita al Comune. Sono stato coerente nella scelta di Nino Nicotra Sindaco, voglio che si faccia piazza pulita al Comune, cosa che purtroppo non sta accadendo”.

mAd: E’ passato appena un mese dall’insediamento del sindaco Alì, che idea si è fatto rispetto alle prime determinazioni assunte?

Santo Primavera: “Paga lo scotto della “doppia morale”. Non si può fare la “morale” agli altri e poi non farla valere per sé stesso. Sono rimasto allibito dalla delibera votata in giunta con cui si aumentano, a quasi un mese dalle elezioni, le indennità di carica. Sono soltanto di fatto pochi spiccioli  attraverso un sottile escamotage di aumenti e abbattimenti sullo stesso aumento e poi giustificarsi dicendo che il Sindaco e gli assessori hanno maggiori responsabilità rispetto al Consiglio. Sbagliano nei modi e nell’argomentazione. Nei modi perché avrebbero potuto aspettare ancora qualche mese prima di adottare l’atto, evitando oggi polemiche strumentali, salvo si tema un cambiamento delle condizioni finanziarie e quindi a maggior ragione occorre essere già da oggi più oculati. Nell’argomentazione, perché il consiglio ha pari responsabilità, addirittura maggiori in materia contabile e finanziaria, dal momento che la legislazione prevede pure sanzioni non solo di natura pecuniaria ma perfino legate all’ineleggibilità. Il principio della giusta remunerazione della carica ha un fondamento democratico e costituzionale che non mi scandalizza, a differenza della “doppia morale” attuale”.

mAd: Lei parla di “doppia morale” ci faccia capire meglio.

Santo Primavera: “Un altro esempio di “doppia morale”? Fino a qualche mese fa, la SOGIP era un “covo di illegalità” a dire dei grillini, mi sarei aspettato che il 25 giugno Alì si fosse presentato nella sede con la fascia a chiedere tutte le carte di bilanci, gare e affidamenti vari ed essere consequenziale rispetto a ciò che abbiamo letto nei mesi precedenti, se corrispondente ovviamente a verità, invece il buon Turi Messina, direttore della SOGIP è stato chiamato ad avallare l’adeguamento delle indennità, dichiarando che i consumi di acqua nel periodo estivo aumentano e quindi da questo dedurre che Acireale è un comune turistico, condizione essenziale per l’obolo in più. Altro esempio di “doppia morale”? La riconferma fino ad oggi di tutta la macchina burocratica, a partire dall’ufficio di Gabinetto del precedente Sindaco. In quest’ultimo caso si è mancati di stile pure nei confronti dell’operato del Commissario straordinario che appena insediatosi lo aveva sostituito in tutti gli elementi, per ragioni di opportunità viste le vicende in corso. Ricordo che l’Ufficio di Gabinetto è lo strumento operativo di stretta collaborazione amministrativa e politica del Sindaco. Mi dicono che Alì lo abbia resuscitato negli stessi componenti. Il Commissario straordinario aveva fatto nascere fiducia nelle istituzioni, il ripristino dello status quo ante fa risvegliare la sfiducia negli acesi, perché non ne possono più”.

mAd:  Secondo lei perché ad Acireale è così arduo e complesso risolvere la questione rifiuti?

Santo Primavera: “Se ci sarà una maggiore consapevolezza civica da parte dei cittadini e si svolgerà una gara con un capitolato di appalto che eviti le clientele di qualsiasi tipo,  Acireale diventerà una città pulita”.

mAd: Cosa si aspetta dell’amministrazione a 5 stelle?

Santo Primavera: “Che duri 5 anni, faccia pulizia nella burocrazia comunale e governi bene la Città per un presente migliore, perché ancora gode della mia fiducia di cittadino acese ed elettore”.

mAd: Lei condivide l’ipotesi che al turno di ballottaggio c’è chi ha votato Alì, diciamo così, per convenienza politica ovvero per aprire il campo ad una prossima colazione di centrodestra, con nuovi leader?

Santo Primavera: “Questo centrodestra nella propria composizione e nei propri leader è finito nell’attuale storia dell’Italia, l’orizzonte politico è assai diverso, quindi non si può sperare vanamente”.

mAd: Il suo impegno politico sul piano amministrativo in che cosa consisterà rispetto alla questione Ipab Oasi Cristo Re?

Santo Primavera: “Sto lavorando con l’assessore regionale e con il governo regionale e sto dialogando anche territorialmente con l’onorevole Angela Foti sulla riforma complessiva delle Ipab Siciliane affinché, anche con questo provvedimento, possano essere almeno salvaguardati i lavoratori dell’Ipab Oasi Cristo Re”.

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