Se qualcuno aveva ancora qualche dubbio che è iniziata (e da un pezzo) la campagna elettorale regionale, con la questione “antenna a Fiandaca” ogni incertezza è stata certamente dissolta.
Non ricordiamo (anche sforzandoci) una presenza così massiccia da parte di un’amministrazione comunale con i cittadini in protesta per l’istallazione di un antenna per la telefonia mobile. C’erano l’assessore Francesco Fichera (presente anche con i cittadini che si ribellarono per l’istallazione di un’antenna a via Monetario Floristella), l’assessore Adele D’Anna, l’assessore Nando Ardita, l’assessore Giuseppe Sardo, l’ex assessore Rori Pietropaolo e per l’occasione il sindaco Roberto Barbagallo e in testa alla truppa l’onorevole Nicola D’Agostino oltre ad alcuni consiglieri comunali ed il presidente del consiglio comunale Rosario Raneri. Il consigliere comunale Salvo Seminara anche lui presente per la questione di via Monetario Floristella e il consigliere comunale Andrea Quattrocchi residente proprio nella zona interessata dalle emissioni. Uno schieramento possente per una questione importante ma certamente come tante altre che flagellano il nostro territorio. Sarei stato felice se lo stesso “squadrone” amministrativo si presentasse (sappiamo che hanno prodotto gli atti necessari e dovuti) a Pozzillo davanti ai cancelli di quella mega distesa di amianto dove i rischi per la salute sono certamente più consistenti e comprovati da tutte le ricerche scientifiche.
L’agognato autogol del Movimento 5 Stelle, nell’occasione interpretato dall’on. Angela Foti, era troppo ghiotto per la compagine amministrativa per lasciarselo sfuggire ed in questo senso l’arrivo della stessa onorevole pentastellata al presidio dei cittadini è stata una sorpresa ma anche un atto di coraggio. L’on. Angela Foti si è messa in piazza e si è fatta lapidare mantenendo una calma molto “english” purtroppo le sue dichiarazioni sono stati troppo politici e poco popolari. L’on. Foti ha schivato la questione (vicinanza con la scuola e la chiesa dell’impianto) rifacendosi alle leggi nazionali che regolamentano la questione delle emissioni e delle distanza dai luoghi sensibili e si è detta impotente nello svolgere qualsiasi iniziativa in quanto “non di competenza della Regione”. Tutto vero ma anche balbettante se consideriamo che il Movimento 5 Stelle non è certo movimento così ligio alla gerarchia delle fonti ma, al contrario, ha raccolto consensi proprio quelle volte che ha contestato leggi e regolamenti. Gli stipendi e i privilegi per i parlamentari sono legali eppure, lo stesso e giustamente, il Movimento 5 Stelle si è battuto e si batte per cambiare la legge per ridurre gli emolumenti e lo fa con azioni plateali, popolari e populiste. L’apertura della “trazzera”, che bypassa il crollo del pilone sulla A19, è un esempio macroscopico di una delle modalità elettorali del M5S.
A Fiandaca gli unici sinceri (in quella piazza/frullatore di demagogia) erano i residenti che sulla scorta delle loro informazioni temevano e temono per la salute dei loro piccoli. Una posizione che condividiamo anche alla luce di ambigue e discordanti ricerche scientifiche sull’argomento emissioni.
(mAd)
