Le aspettative erano tante e l’impegno dell’assessore Francesco Fichera e del sindaco Roberto Barbagallo per coprire i sei mesi di vuoto dopo l’uscita della Dusty è documentato da tante dichiarazioni e da diverse note stampa. Ma dopo dodici giorni di raccolta affidata alla Senesi s.p.a. e dopo la passerella a piazza Duomo con nuovi mezzi e con i dirigenti della ditta e assessori e sindaco non siamo convinti che le cose stanno andando per il verso giusto. La richiesta, che arriva da più parti, è quella di avere pazienza ancora qualche settimana di aspettare che si rientra nella normale amministrazione ma, ci chiediamo, perchè aspettare ancora? Siamo in una condizioni di emergenza? Se fosse così vogliamo saperlo, ovvero che si dica chiaramente che si è in emergenza e, quindi, si operi in regime di emergenza. Perchè dalle frazioni, alle periferie al centro la raccolta dei rifiuti urbani lascia ancora molto a desiderare.
Acireale non riesce ancora ad essere pulita e non si comprendono i motivi per cui la famosa “entrata a regime” tarda ad arrivare. Attendiamo con ansia e partecipazione di vedere Acireale (non osiamo dire pulita) ma almeno con i cassonetti svuotati ogni santo giorno dalla perifera al centro, dalle frazioni ad ogni luogo. Infine, ancora persiste un relitto di cassonetto bruciato in via Paolo Vasta. Restiamo allibiti e sconcertati e continuiamo a rimanere speranzosi che le cose possano cambiare, ma la speranza sta lasciando il posto alla delusione e ad un filo di tristezza avvertendo sulla testa dei cittadini uno strano maleficio: la città sembra destinata a rimanere sporca.