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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Crisi alla Regione Sicilia, ne abbiamo parlato con l’on. Angela Foti (Movimento 5 Stelle)

angela-foti-copCrisi alla Regione Sicilia, ne abbiamo parlato con l’on. Angela Foti (Movimento 5 Stelle)

FanCity Acireale: Come mai Crocetta non si dimette?

On. Angela Foti (M5S): “La crisi di governo di questi giorni, l’ennesima è per i siciliani l’ennesimo fardello e umiliazione da sopportare . I motivi che portano i sostenitori a non volere tornare alle urne sono svariati . Primo tra tutti la consapevolezza di aver lasciato l’amaro in bocca agli elettori che si erano infatuati del mito del sindaco di Gela e che hanno assistito ad un declino costante che hanno assistito al perpetuarsi delle logiche di spartizione del potere dei precedenti governi. Il sistema regione Siciliana in tutti i suoi comparti, dalla apparato burocratico, agli enti strumentali e di sotto governo sono fuori controllo. A questo dà i aggiunge la debolezza di una maggioranza minestrone che rende ingovernabile e non saziabile ogni appetito. Andare alle elezioni per molti i dei deputati rappresenterebbe la non rielezione considerando che il parlamento si comporrá di 70 deputati e poi, diciamocelo chiaro, hanno una paura tremenda del M5S che nella sua esperienza parlamentare sta dimostrando in piena coerenza al proprio programma la capacità di portare avanti proposte e leggi”.

FanCity Acireale: Esiste ancora un governo che possa gestire la problematica legata ai debiti della Regione Sicilia?

On. Angela Foti (M5S): “Non so e neppure mi interessa quali strategie abbiano intenzione di mettere in atto Crocetta e i suoi per andare avanti e neppure gli obiettivi che si pongono. Vorrei solo che si riuscissero ad emanare alcune leggi come quella della riforma del sistema idrico integrato , sull’ edilizia e sull’utilizzo dei fondi europei, tre leggi della commissione ambiente che non possono attendere ulteriormente, insomma che se,si deve andare avanti non sia per scopi egoistici di una politica autoreferenziale che pensa a se stessa ma per porre dei punti fermi negli interessi della Sicilia. La situazione economica della nostra regione é compromessa da una serie di fattori che da una parte soffoca lo sviluppo. La spesa corrente provoca una asfissia del tessuto produttivo su cui non si investe.  Basta dare un’occhiata al giudizio di parificazione della corte dei conti o al rapporto “Svimez” per farsi un idea dei fattori che determinano la crisi economica che si sta vivendo e che colpisce duramente non solo la Sicilia. La spesa corrente è sproporzionata , la corruzione e i fenomeni di infiltrazione mafiosa rendono asfittico il tessuto produttivo. A questo bisogna aggiungere che da Roma continua a non voler dare dignità alla Sicilia negando l’autonomia finanziaria , parlo degli articoli 37 38 e 39 dello statuto. Detto in parole povere i soldi fanno un giro immenso e invece di ritornare si perdono. Abbiamo per giunta rinunciato a dei contenziosi che avevamo praticamente vinto e che ci avrebbero dato una liquidità immediata”.

FanCity Acireale: Non ci resta che piangere…?

On. Angela Foti (M5S): “Non dobbiamo disperare, la programmazione 2014 2020 se sapientemente investita può essere un punto di partenza come lo sarà anche la realizzazione di opere strategiche prima tra tutte quella del sistema di depurazione dei reflui”.

FanCity Acireale: Quale legge, su vostra proposta, state approvando?

On. Angela Foti (M5S): “ La norma proposta é di modifica all’ articolo 19 della legge 12 del 2011. Parliamo del,codice degli appalti e di una diversa modalità di valutazione delle offerte. In particolare per arginare il fenomeno delle aggiudicazione da parte di offerte anomale, caratterizzata da ribassi eccessivi. Ribassi che hanno sempre più frequentemente causato, nella realizzazione di opere pubbliche,il ricorso alle varianti in corso d opera, il mancato completamento o la pessima qualità delle opere e un drammatico quanto pericoloso ribasso persino sulle norme che riguardano la,sicurezza nei cantieri. L’anac ha più volte messo in evidenza come la corruzione nel settore degli appalti si annidi anche nell’eccesso di ribasso anomalo I sindacati poi insieme ad Ance e consulta regionale delle costruzioni in quest’ultimo anno nelle numerose sedute di commissione hanno lanciato un grido di allarme sulla impossibilità per le imprese di poter sostenere questo sistema malato che ha scatenato una guerra tra poveri . Sempre oggi (07 luglio 2015) è stato approvata una norma sui centri storici che , nel rispetto dei criteri di tutela , conservazione e promozione dei centri storici permette in maniera semplificata di intervenire attraverso la riqualificazione, efficientamento energetico e antisismico cambio di destinazione d’uso su alcune tipologie di edilizia non qualificata . Anche questa norma offre potenziali risvolti di rilancio del comparto edilizio e contrasto al fenomeno della desertificazione dei centri storici”.

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