Cambiamo Acireale si interroga su chi sia il vero colpevole dell’attuale fase di stallo amministrativo. I principali indiziati (escludendo per definizione Giunta e Sindaco) sarebbero i consiglieri che non conoscono il programma, la mancanza di risorse economiche ed un apparato burocratico inadeguato.
È lampante, però, che la prima cosa a non essere cambiata sia il rapporto fra politica e burocrazia. Appare evidente come si continui a navigare a vista, senza assegnare alla macchina amministrativa indirizzi chiari, mischiando i ruoli politici ed amministrativi. La Legge è molto chiara sulla separazione dei ruoli e sulla verifica dei risultati, introducendo il ciclo della performance.
Il livello strategico e la definizione degli obiettivi, coerenti con il programma elettorale, sono chiaramente una responsabilità del Sindaco, della Giunta e del Consiglio. Gli organi di vertice amministrativo hanno il compito di coadiuvare la parte politica nella definizione della pianificazione strategica e assicurarne il monitoraggio. I ruoli dirigenziali devono operare in modo da raggiungere gli obiettivi assegnati. Il nucleo di valutazione verifica il raggiungimento degli obiettivi che si traduce anche in una premialità economica.
Gli obiettivi che si pone questa amministrazione sono stati definiti chiaramente? Sono obiettivi misurabili attraverso opportuni indicatori numerici (diverso è dare come obiettivo generico l’economicità degli asili o indicare il costo minimo per fruitore)? È attivo un sistema di controllo di gestione (vedi, ad esempio, il sistema di gestione ambientale da noi proposto: bilancio-partecipativo-serve-il-coraggio-di-investire-sullambiente) che permette di monitorare le fasi ed il raggiungimento degli obiettivi? Il nucleo di valutazione è in grado di valutare obiettivamente i target definiti ed i risultati raggiunti?
Queste inadempienze fanno comodo a tutti, si opera in maniera opaca, i politici sono sotto scacco della burocrazia e viceversa. Ed alla fine ci sarà sempre l’alibi della burocrazia incapace (dopo averla comunque premiata).
Non giova a definire meglio gli obiettivi, anzi confonde ancora di più il quadro, il ricorso costante alle consulenze esterne, dato che si tratta di incarichi di vaga definizione, che non rispondono ad una strategia di fondo e che non stabiliscono in maniera misurabile i risultati amministrativi che si intendono conseguire. Per altro non si capisce a quali risorse economiche ed organizzative i consulenti possano attingere per espletare le loro attività.
Intanto la Legge sulla trasparenza 33/2013 viene costantemente disapplicata dall’Amministrazione, come si può verificare accedendo alla sezione Trasparenza del sito web del Comune: “L’amministrazione pubblicherà i documenti relativi a questa sezione non appena disponibili”.
Piano della Performance (Art. 10, c. 8, lett. b) (da redigere entro il 31 gennaio di ogni anno)
Relazione sulla Performance (Art. 10, c. 8, lett. b)
Ammontare complessivo dei premi (Art. 20, c. 1)
Dati relativi ai premi (Art. 20, c. 2)
Sul sito, qualche nominativo dei componenti degli organismi indipendenti di valutazione (Art. 10, c. 8, lett. b) è presente – ma fuori posto – alla sezione Consulenti.
Come la pigra Primavera di quest’anno, la rivoluzione della macchina amministrativa tarda ad arrivare. Speriamo si tratti soltanto di un’eclissi temporanea.
