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mercoledì, Maggio 8, 2024
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Egregio Roberto Barbagallo sindaco di Acireale di mAd

 

di barbagallo-pulisce-copLa parola d’ordine, lo slogan, il tormentone è stato condensato nel termine “cambiamo”, una parola che ha destato i sentimenti sopiti di oltre 16 mila elettori acesi e che le hanno consegnato il mandato di primo cittadino. Una città stanca, sola, senza identità ha voluto credere al cambiamento. Quel cambiamento che doveva arrivare dopo dieci anni di governo cittadino della destra dell’on. Catanoso e dopo anni in cui, alla meno peggio, si è governato solo lo status quo. Un cambiamento a cui tanti hanno voluto credere malgrado la sua compagine politica più che cambiamento (nelle varie municipalità) ha dimostrato trasformismo. Da Giarre a Catania ad Aci Catena e ad Acireale siete al governo con tutti: dal centrosinistra alla destra con Maesano ad Aci Catena. Insomma malgrado le alleanze ballerine gli acesi le hanno consegnato il mandato di rappresentarli. E’ il giugno del 2014.

Ai lavori pubblici abbiamo visto nulla se non la chiusura permanente della villa Belvedere e le strade che non hanno visto neanche un centimetro di nuovo asfalto, i marciapiedi che sono giungle di barriere architettoniche e poco altro ancora.

All’urbanistica e ambiente niente di nuovo. L’ambiente addirittura tocca indici di invivibilità mostruosi. Niente isola ecologica, niente indici di differenziata resi pubblici (e come si poteva?), niente miglioramento significativo e niente rispetto per l’ambiente. Cassonetti a cielo aperto, traffico impazzito, aiuole abbandonate.

Per le politiche sociali ci siamo accorti (fonti attendibili) che vengono spesi ogni mese 24 mila euro ca. per assegni ai meno abbienti. Ottima cosa se non fosse una goccia nell’oceano. Crediamo, invece, che 300 mila euro annui potrebbero essere resi disponibili per azioni di sistema che possano produrre un circuito virtuoso di recupero degli svantaggi. E la scuola pubblica primaria, come abbiamo visto durante la pioggia e il vento, cade giù ed è carente in sicurezza.

Il Bilancio. Azioni (ben 17) di spending review. Bene, solo che avete dimenticato completamente di rivedere i vostri emolumenti così come indicato in campagna elettorale. Non siamo particolarmente interessati agli emolumenti che ricevete, certamente vorremmo che i soldi dei contribuenti fossero davvero meritati. Impossibile vedere lavorare le commissioni permanenti per poi produrre atti che restano nel limbo della burocrazia.

Polizia urbana e protezione civile. Qui il discorso è complesso ma semplice allo stesso momento. Acireale dopo essere stata la “riviera dei limoni” è, ormai da tanto tempo, la città abusiva per eccellenza. Dai parcheggi, alle bancarelle in ogni angolo di strada. Dalla sosta selvaggia al caos di via Galatea, ai problemi sempre irrisolti di via Vitt. Emanuele dove, ogni giorno, un bus rimane bloccato per la sosta delle autovetture in luoghi non consentiti. Un casino somalo che ogni giorno si mostra in tutto il suo degrado.

Lo Sport. Due strutture publbiche: il palavolcan e il Comunale. Entrambi sono fatiscenti e cadenti. Il palavolcan, dopo la tromba d’aria, è divelto e non abbiamo alcuna informazione sui tempi di recupero della struttura. Il Comunale è un luogo dove solo pochi volenterosi cercano di tenerlo ancora in condizioni decenti. Eppure entrambi le strutture sono state sottratte agli sportivi acesi per ospitare spose e tagadà. Sbagliato e inammissibile. Lo sport è la salute dei bambini, è socializzazione e incontro. Privarli per ospitare eventi inutili e di nicchia è imperdonabile.

Caro sindaco di Acireale, lei non ha ancora tanto tempo a disposizione. II mal di pancia tra quei grandi elettori “illuminati” che l’hanno sostenuto cresce e la curva di gradimento registra una flessione che dovrebbe portarla ad una riflessione. Il refrain: lo faremo non basta più e va sostituito con “lo abbiamo fatto”. Registro delle unioni civili, dimenticato, abbattimento ecomostro in stand by, stessa cosa per l’amianto a Pozzillo, per l’isola pedonale, per i bus navetta, per l’isola ecologica ed altro ancora.

Sindaco Roberto Barbagallo lei ha le facoltà e la forza consiliare per decidere se cambiare Acireale o se essere rubricato come un altro sindaco restauratore e conservatore.

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