Oggi alle 17.30 a Palazzo del Turismo il PD di Acireale si riunisce in conferenza per “Rifare Acireale”, prevista la presenza dell’on. Fausto Raciti. Il pd acese cercherà di organizzare le sue competenze interne per creare quello che un tempo si chiamava il “governo ombra”. Valutare, passo passo, l’operato della giunta Barbagallo e proporre alternative alle ricette governative. Insieme all’operazione “rifare Acireale” il pd non potrà fare a meno di affrontare anche le questioni interne considerato che la “pressione” che arriva da oltre mille firme bussa alla porta e non tarderà ad arrivare un tesseramento che potrebbe stravolgere gli assetti interno del partito di via Nicolosi.
Sempre oggi alle 19.00 verrà riaperto al pubblico il Teatro Bellini. Il foyer dell’ingresso è pronto per la musica, la danza e altri eventi che riporteranno alla luce (anche se parzialmente) gli antichi splendori di un teatro luogo di cultura che fu misteriosamente divorato dalle fiamme proprio il giorno dell’inaugurazione di un altro teatro cittadino. Sarà un evento emozionante per i tanti acesi che non hanno mai potuto vedere il teatro aperto ma che, invece, hanno sempre visto un rudere abbandonato di cui, prima o poi, ci si era abituati.
Sono due eventi interessanti che desideriamo segnalare perché da una parte (il PD) ci si organizza per una migliore e più approfondita opposizione mentre dalla parte amministrativa si mette in mostra un simbolo autentico della cultura perduta.
In questo gioco delle parti non è improbabile ipotizzare il fatto che da qui a poco PD e amministrazione potrebbero condividere gli stessi percorsi politici e le tesse strategie per l’amministrazione della città. Come gli osservatori sanno bene per il PD di via Nicolosi la questione “secondo circolo” è sempre pressante e potrebbe trovare soluzione in tempi più brevi di quelli che oggi immaginiamo.
Il fermento culturale e politico in città è importante ed è anche sintomo di una città viva, critica, attenta e che capisce che non è più possibile fare passi indietro o rimanere fermi come per oltre un decennio abbiamo dovuto assistere.
(mAd)
