La regola del PD dovrebbe essere questa, già sperimentata ad Acireale: quando le cose sono all’estremo disastro, quando tutti gli equilibri sono instabili si dichiara che si è raggiunta una compattezza ed una unanimità senza precedenti.
Dichiarazione di Fausto Raciti: “Siamo tutti compatti a sostenere questo nuovo governo politico di svolta”
Lettura dell’acuto osservatore: Siamo come lo spezzatino della nonna…
Un governo di tecnici stile “la seconda volta” di Raffaele Lombardo: aspettiamoci tra non molto, oltre all’inattività del governo regionale, un’estrema litigiosità tra gli assessori e le varie correnti che li hanno voluti e tra gli assessori stessi. La croce più pesante per questo governo però è il super assessore al bilancio nominato direttamente dal Nazzareno, con funzione di tutor di Crocetta e del suo governo. Presagio di un commissariamento per dissesto?
Saltano all’occhio la dott.ssa Cleo Li Calzi, che reputiamo sia il regalo del Pd a Raffaele Lombardo che entra di fatto nel governo, così come il prof. Caruso storicamente vicinissimo all’ex rettore Recca quindi a Lombardo; Giovanni Pizzo numero due di Nico Torrisi all’assessorato Infrastrutture, nella sostanza della rappresentanza al governo non è cambiato nulla (Gattopardo docet), ma la rimozione di Torrisi è stato più un dispetto alla nostra città che a Nicola D’Agostino: Torrisi qualcosa per Acireale la stava facendo.
A questo punto ci chiediamo, quali assessori hanno avuto i cuperliani? O questo rimpasto è stato fatto per dare più potere a Lumia e Cracolici (nella foto entrambi), far rinascere Lombardo e dare ossigeno a Crocetta nell’attesa che torni a strozzarsi con le sue mani.
Comunque per la Sicilia non si presagisce niente di buono.