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Intervista con il consigliere comunale dott. Rito Greco – Il consiglio comunale, gli organi di diffusione e le notizie.

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L’INTERVISTA

mAd: Buonasera dott. Rito Greco sono contento di poterle chiedere cosa intende lei con il termine “comunicazioni”?

Rito Greco (consigliere comunale): “Chi è nelle Istituzioni ha l’obbligo ed il dovere di rispettarle, quindi quando io chiedo conto all’amministrazione comunale di alcune cose che non vengono riferite in aula privilegiando altri canali, non mi riferisco alla mia persona che chiede chissà quale forma di rispetto ma è il rispetto dovute alle Istituzioni. Io ritengo che l’amministrazione ha il dovere di rispettare l’aula consiliare alla pari di altri organi di informazione. Questo non significa che si ha l’intenzione di tappare la bocca a qualcuno, so che la città deve essere informata con tutti i mezzi ma finché ci sarà la democrazia c’è il consiglio comunale ed è giusto che lo stesso riceva gli atti con rapidità. Non è un duello Rito Greco contro mAd è molto di più”.

mAd: Certamente, è una questione metodologica su informazione, comunicazione e Istituzioni.

Rito Greco (consigliere comunale): Posso comunque affermare che l’amministrazione comunale spessissimo finge che l’organismo (mi riferisco al consiglio comunale) non esiste. Spiego meglio. Non è corretto venire in aula e dire “è arrivata una relazione” quando poi la stessa non viene prodotta ne diffusa ai consiglieri comunali. Noi abbiamo il diritto ed il dovere di avere subito contezza della relazione”.

mAd: Capisco, ma tutto questo cosa c’entra con l’informazione? Se capisco bene lei sta descrivendo una frattura tra le Istituzioni, non mi sembra sia un ragionamento intorno all’informazione, dico bene?

Rito Greco (consigliere comunale): “Esattamente, stiamo parlando di rapporti Istituzionali e non a caso faccio riferimento all’assessore Ardita che ha la delega ai rapporti con il consiglio comunale”.

mAd: “Quello che l’informazione dice, anticipa e diffonde in fin dei conti sono tutte notizie che vuoi consiglieri comunali potreste sapere subito grazie ai vostri canali preferenziali che la carica che ricoprite vi assegna.

Rito Greco (consigliere comunale): “Per essere ancora più chiari. Io non mi lamento che voi e tutti quelli che si occupano di informazione possano avere notizie che io non posseggo, ma affermo con vigore che come le notizie sono in possesso degli organi di stampa dobbiamo averle anche noi”.

mAd: Ma voi consiglieri comunali avete la possibilità di accedere agli atti, di incontrarvi con gli amministratori, di parlare in commissione. Insomma sono tanti gli strumenti in possesso dei consiglieri comunali al fine per accedere alla conoscenza dei fatti pubblici.

Rito Greco (consigliere comunale): “Il tempismo con il quale apprendiamo le notizie di fatti pubblici da parte dei social rispetto alla possibilità che noi abbiamo di intercettare un atto è assai diverso e sbilanciato. Io chiedo all’amministrazione di metterci nelle condizioni almeno di essere alla pari con gli organi di informazione per entrare a conoscenza delle cose. Del resto basterebbe una semplice email – pec per trasmettere atti, relazioni e note importanti per i consiglieri comunali e quindi per la città”.

mAd: Consigliere Rito Greco le faccio un esempio. Quando si svolge una conferenza stampa si parla di argomenti che interessano i cittadini, alla fine della conferenza stampa può capitare di fermarsi un poco per conoscere altre notizie, per informarsi, per cercare e trovare la notizia. Ed allora che facciamo aboliamo le conferenze stampa? Aboliamo i comunicati stampa, aboliamo la possibilità di cercare fonti e trovare informazioni utili ai fini divulgativi?

Rito Greco (consigliere comunale): “Io non voglio ne frenare ne controllare tutto quello che lei ha descritto, io chiedo al sindaco e all’amministrazione ed in particolare all’assessore Nando Ardita di informare tempestivamente il consiglio comunale di quello che accade in riferimento alle determinazioni assunte”.

mAd: Ci sono almeno tre notizie ogni giorno come si fa a concordare con il consiglio comunale?

Rito Greco (consigliere comunale): “Ci sono due consigli comunali a settimana quindi si può e si deve venire in aula per comunicare quello che è utile conoscere. Sono certo che tutto ciò è nei nostri diritti”.

mAd: Proviamo una sintesi. Qual è esattamente la vostra richiesta?

Rito Greco (consigliere comunale): “Nel mio ultimo interevento mi riferivo ad una comunicazione che si è fatta intorno alla questione villa Belvedere, una comunicazione monca della relazione dei collaudatori. Non si era mai visto prima, sapere di una questione importante senza avere in mano alcun atto. Questo è esattamente il contenuto della mia contestazione all’amministrazione”.

mAd: Lei si riferisce alla nota prodotta dei collaudatori della villa Belvedere?

Rito Greco (consigliere comunale): “Esattamente. L’amministrazione preannuncia che c’è una nota dei collaudatori, conferma che è stata protocollata, viene a discuterne in consiglio comunale ma non produce l’atto da distribuire ai consiglieri. Io a questa logica reagisco e me ne risento. C’è una frattura importante tra il consiglio comunale e quello che chiamo “comunicazioni”. Ovvero quello che avviene in città e quella che è l’azione dell’amministrazione comunale non viene riferita in consiglio comunale. Non stiamo parlando di una riunione di maggioranza o di gruppi politici, qui si parla di comunicare al consiglio comunale quella che è l’azione amministrativa e diffondere ai consiglieri gli atti prima o allo stesso tempo in cui vengono divulgati agli organi di diffusione. I consiglieri comunali, nel bene e nel male, sono stati votati dalla gente e sono, di fatto, i rappresentanti della città”.

mAd: Lei consigliere Rito Greco non crede che almeno da vent’anni a questa parte quella che lei descrive è una modalità ricorrente. Ovvero le fughe di notizie, le anticipazioni, la diffusione di atti e di informazioni capita spesso che precede pezzi di Istituzione. Non crede che tutto questo sia normale ed inevitabile?

Rito Greco (consigliere comunale): “Non è un problema di “fuga di notizie”. La questione non è l’informazione attenta, la questione si pone se le notizie le conosce solo l’informazione e le sconosce l’istituzione consiglio comunale. Oggi i social, l’informazione online è seguita non meno di come si leggeva il quotidiano alcuni anni fa, quello che intendo dire è che il luogo per eccellenza per dare le comunicazioni istituzionali è il consiglio comunale. Il fatto che alcune note arrivano prima alla diffusione e poi al consiglio comunale è una chiara distorsione del dato democratico. Si tratta di rispetto dell’Istituzione”.

mAd: Allora consigliere Rito Greco mi permetto di darle un suggerimento. Fatevi consegnare in consiglio comunale e diffondete la relazione della commissione interna sui lavori alla villa Belvedere. Le posso garantire che in questo caso anticiperete tutti gli organi di diffusione online e non.

Rito Greco (consigliere comunale): “Mai vista questa relazione a cui lei fa riferimento. Io ho coraggio abbastanza per intraprendere ogni azione utile per la città. Posso recuperarla e se è un atto ufficiale farò tutto quello in mio potere per entrarne a conoscenza. Di fatto, lei dice bene, nominare una commissione di verifica non è certo un fatto privato e si ha l’obbligo e il dovere di relazionare”.

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