Intervista con l’on. Nicola D’Agostino. Sicilia Futura, il PD e il nuovo scenario politico regionale e locale.
L’INTERVISTA
mAd: Onorevole D’Agostino dal palco delle “Terrazze” di Catania lei ha presentato Sicilia Futura con queste parole: “Siamo nel centrosinistra e siamo nel solco del PD”, Approfondiamo questo passaggio per capire meglio e definitivamente la vostra collocazione politica.
On. Nicola D’Agostino (Sicilia Futura): “Non mi sembra ci possono essere interpretazioni intorno alla nostra collocazione nello scenario politico. Alle “Terrazze” erano presenti, insieme ai deputati regionali che hanno costituito Sicilia Futura, Davide Faraone, Giuseppe Fioroni e il vicesegretario nazionale del PD Lorenzo Guerini quindi il segnale che abbiamo mandato è chiaro: Sicilia Futura nasce in accordo con il PD”.
mAd: Insieme alle tante presenze autorevoli si è notata l’assenza del segretario regionale e concittadino on. Fausto Raciti. Questa assenza ha un significato politico?
On. Nicola D’Agostino (Sicilia Futura): “No, avevo sentito il segretario regionale Raciti in mattinata, ci ha fatto gli auguri, la sua assenza credo sia dovuta ad altri impegni”.
mAd: Il circolo cittadino del PD per voce del segretario di circolo Sebi Leonardi non ha speso una sola parola in riferimento a questa nuova aggregazione. Come mai?
On. Nicola D’Agostino (Sicilia Futura): “Giovedì 15 ottobre è nato a Catania un partito regionale di cui io sono il segretario, non ci aspettiamo messaggi da parte dei circoli cittadini del PD”.
mAd: Con la nascita di Sicilia Futura oggi possiamo dire che Acireale è amministrata da un sindaco di Sicilia Futura e quindi del PD?”
On. Nicola D’Agostino (Sicilia Futura): “Cambiamo Acireale è nata racchiudendo al suo interno tante sensibilità diverse, alcune di chiaro segno civico altre legate a precedenti esperienze politiche di cui alcune di queste perfettamente riconducibili al Partito Democratico. Durante l’elezioni che hanno visto vincente Barbagallo ci siamo resi conto chiaramente di quanta parte del mondo progressista si è schierata con noi e quanta, invece, scelse Sebi Leonardi. E’ evidente e noto che all’interno di Cambiamo Acireale c’è sempre stata una componente importante che si è sempre richiamata ai valori del partito democratico”.
mAd: Adesso con Sicilia Futura succede che abbiamo un PD al governo e un altro all’opposizione?
On. Nicola D’Agostino (Sicilia Futura): “Con la nascita di Sicilia Futura si risolve anche il posizionamento di quei soggetti che quando decisero di aderire al progetto di Cambiamo Acireale – un progetto nato dal basso, con un comitato, con un programma scritto da tantissimi cittadini e con le primarie – vennero dichiarati dei “reietti” dal PD acese. Adesso con Sicilia Futura alcuni membri della giunta amministrativa, consiglieri comunali e altre centinaia di persone che ci sono vicine, hanno la possibilità di avere un luogo dove sentirsi a casa e poter continuare il loro percorso con il partito democratico”.
mAd: Ripeto la domanda. Ma il PD acese rimarrà all’opposizione o entrerà nella maggioranza di governo e consiliare?
On. Nicola D’Agostino (Sicilia Futura): “Quando ci sono state elezioni amministrative ad Acireale quel gruppo del PD decise di fare un’altra scelta. A mio avviso bisogna invece essere chiari nel dire che il PD nazionale valuta l’esperienza di Sicilia Futura coerente con i valori del PD quindi spero che vi saranno presto le condizioni per dialogare con il circolo di Acireale”.
mAd: Lei, quindi, non crede che siamo di fronte ad un’anomalia considerato che per la nascita di Sicilia Futura è arrivato alle “Terrazze” di Catania il vicesegretario del PD Guerini mentre ad Acireale nessuno del PD ha speso una sola parola per questa nuova aggregazione politica?
On. Nicola D’Agostino (Sicilia Futura): “Non sono così importanti i comunicati del circolo locale nel momento in cui si muove la segreteria nazionale del partito”.
mAd: Capisco, ma in politica anche i silenzi hanno un significato, o no?
On. Nicola D’Agostino (Sicilia Futura): “No, non credo. Le posizioni delle segretaria nazionale danno la linea anche in periferia, tranne nell’eventualità in cui si vogliono disconoscere le indicazioni e la linea nazionale del partito. Il silenzio di solito dovrebbe avere il significato di confermare le posizioni nazionali”.
mAd: Avete fondato un partito con pezzi di dirigenza politica proveniente da molte aree e sembra proprio essere un partito che non è destinato a durare a lungo nel senso che dopo le elezioni regionali questa esperienza potrebbe considerarsi finita?
On. Nicola D’Agostino (Sicilia Futura): “Non abbiamo costituito una lista civica ma un partito con un progetto politico ben due anni prima della data delle prossime elezioni regionali e due anni e mezzo prima rispetto alle elezioni nazionali. Sicilia Futura è un movimento, un partito che intende strutturarsi nel territorio, che aiuterà il PD a diventare il “partito della nazione”.
mAd: Questo vostro partito non sembra nascere dal basso ma sembra essere il frutto di una campagna acquisti di dirigenti politici.
On. Nicola D’Agostino (Sicilia Futura): “Alle “Terrazze” di Catania in un “ordinario” giovedì pomeriggio, dove vi erano tutte le condizioni per pensare che potesse essere una giornata sbagliata per gli incontri politici e per la nascita di un partito, nasce Sicilia Futura. Quel giovedì pomeriggio, malgrado stiamo attraversando un momento di protesta nei confronti della politica, abbiamo registrato un riscontro di partecipazione davvero incredibile, una partecipazione popolare che andata oltre ogni nostra più rosea previsione. E’ stata una manifestazione mai vista in Sicilia e le stesse forze dell’ordine ci hanno informato che eravamo oltre quattromila. Nessuna campagna acquisti quindi ma, come sempre, ampia partecipazione popolare. E’ la conferma che il nostro impegno in politica gode della fiducia della gente”.
mAd: Faraone sarà il vostro candidato presidente alla regione siciliana?
On. Nicola D’Agostino (Sicilia Futura): “Faraone è in Sicilia il leader riconosciuto dei “renziani” ed è il nostro punto di riferimento all’interno del PD. La scelta del futuro candidato presidente alla Regione sarà compito del PD indicarlo e proporlo”.
