lunedì, Aprile 29, 2024
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La mossa dell’arrocco…

castello

 
La mossa difensiva per eccellenza, l’atto di pararsi il culo, di salvare il salvabile….

Il PD che a Palermo non fa cadere il governo Crocetta, per paura che andando ad elezioni la Sicilia potesse finire in mano ai grillini è una mossa di arrocco bella e buona: Crocetta è un presidente indifendibile (a prescindere dalla telefonata tanto chiacchierata), se l’orgoglio politico dell’unico partito ancora in vita in Italia non fosse stato sotterrato dal “”cacareddo” (“timore” per quelli che non hanno studiato ad Oxford) la mossa dell’arrocco (malcelata in verità non sarebbe stata necessaria.
Lo stesso succede a Roma, dove un Renzi disinvolto e sicuro di se, intanto consente qualche piccola soddisfazione all’opposizione (vedi nomina consiglieri RAI) a cui scaccia furtivamente l’occhio. Altra mossa dell’arrocco, altra paraculata in danno ai grillini.
Ad Acireale alla Fondazione del Carnevale salta Rosita Romeo, in meno di ventiquattrore ecco nominato Antonio Belcuore, fedelissimo e preparatissimo, altra mossa dell’arrocco, mediatico e pratico soprattutto.
Non riscontriamo nessuna voglia od interesse al confronto, ma solo attendismo difensivo. Tutti si parano il culo e  tutti temono qualsiasi novità, perchè la paura del domani si sta concretizzando in questa classe politica della prima e della seconda repubblica, anche in coloro che della politica ne hanno fatto oggetto della giornaliera tenzone.
Il politico che teme l’ondata grillina che lo spodesterà e lo spossesserà di tutto il suo patrimonio raccolto sorreggendo per anni il muro di una segreteria o sbigando carte (o rizzette) nei CAF, non avrà il nostro rispetto e soprattutto non avrà neanche pietà qualora venisse stritolato dalle colpe di un sistema in cui ha operato pascendosi.
Restituiamo la politica alla strada ed alla gente, in tanti hanno dimenticato che fare politica è anche cavalcare un programma e condividerlo con chi ti sta vicino e ti ha sorretto e non fuggendo alle proprie responsabilità usando la scusa ( comoda per la verità) di non lasciare spazio all’antipolitica.

(santodimauro)

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