Ad Acireale l’opposizione sembra essere stata relegata dagli elettori fuori dal consiglio comunale, perché dai banchi dell’opposizione in consiglio comunale troviamo, come nelle passate edizioni, confusioni e continui riposizionamenti. Anche quelle forze che non hanno avuto consiglieri eletti hanno voluto stringere un patto di confronto e collaborazione con l’amministrazione Barbagallo.
Di fatto, però, l’opposizione all’amministrazione in carica è una necessità democratica oggi più di ieri. Infatti nelle passata composizione, sia consiliare che cittadina, si fronteggiavano due blocchi forti e ben attrezzati: Forza Italia e le composizioni minori e dall’altra parte il disegno dell’on. Nicola D’Agostino che con i suoi preparava la scalata al potere cittadino. La presenza in campagna elettorale di una forza della sinistra movimentista come “La Putia del Bene Comune” è stata, quindi, ossigeno in termini di differenziazione della proposta politica e in termini di rappresentanza di un ceto politico giovanile, socialmente laterale e in cerca di una sinistra rinnovata nei quadri dirigenziali e nelle modalità comunicative.
Finite le elezioni, però, questa forza di innovazione politico – culturale sembra essere stata risucchiata dalle solite manfrine che assillano la sinistra assemblearista e disorganizzata. La difficoltà a darsi un’organizzazione interna, i veti dei soliti “puri” dagli orizzonti scarni, la difficoltà ad istituire un ufficio politico che tracci una linea da perseguire e che si proponga con determinazione. Ed infine l’inconsistenza anche in termini di raccogliere nuovi adesioni (non si conoscono le modalità di partecipazione e/o di iscrizione al movimento) e l’assenza in tutti i temi caldi di questi primi mesi di amministrazione Barbagallo. Un silenzio ingiustificato che certamente sta deludendo gli elettori e i simpatizzanti di questa nuova forza politica che “dal basso” si era aggregata e aveva aderito ai progetti della partecipazione e della socializzazione politica. Una buona e combattiva opposizione all’amministrazione Barbagallo è necessaria perché contiene nella sua stessa presenza le regole della democrazia e perché non ci si aspetta molto da quelle forze di opposizione che sono presenti in consiglio comunale.
(mAd)