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venerdì, Maggio 3, 2024
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L’amministrazione Barbagallo segua l’esempio di Coniglio

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Dopo la prima edizione del carnevale gestita dal presidente della fondazione del carnevale Antonio Coniglio, arriva lo stop alla Cittadella del Carnevale. Il presidente della fondazione con determinazione così si espresse: “Non possiamo continuare a far lavorare i carristi in un luogo dove la sicurezza è carente, dobbiamo avere il coraggio di investire delle risorse per recuperare la Cittadella. Per il 2016 sfileranno i carri allegorici dell’edizione precedente e con le risorse risparmiate recupereremo la cittadella”. Ci sono stati alcuni malumori in consiglio comunale ma, di fatto, sono state piccole schermaglie da “gioco di ruolo” e nient’altro.

Abbiamo voluto dare un significato simbolico (oltre a quello evidentemente concreto) alla svolta di Coniglio. Fermarsi per recuperare e risolvere le criticità, avere il coraggio di produrre un’inversione di tendenza. L’esempio del presidente della Fondazione, a nostro avviso, dovrebbe essere seguito dall’amministrazione Barbagallo, avere, cioè, il coraggio di osare, di spingersi oltre il campanile, di pensare in grande e a medio termine e di recuperare le tantissime criticità che investono la città.

Per questo motivo troviamo difficilmente comprensibile l’atteggiamento lento e attendista intorno alle questioni legate alla vivibilità cittadina. Per questo motivo non riusciamo a comprendere come ancora si continua a perdere tempo e cincischiare su questioni che, invece, dovrebbe avere massima priorità. Chiudere il centro storico, organizzare il parcheggio ai “Cappuccini”, istituire dei bus navetta, portare la fiera del sabato al centro, dare un significato culturale e turistico alla Fiera dello Jonio, mettere in sicurezza le strade del centro storico imponendo una drastica riduzione del traffico veicolare privato. Accelerare, con ogni mezzo e in ogni sede, per riaprire la villa Belvedere, interessarsi seriamente per il destino delle Terme di Acireale.

Il sindaco Roberto Barbagallo nella sua azione non è certo sostenuto dal consiglio comunale. Un luogo pieno di yes man confusi, di consiglieri che si slanciano in voli pindarici senza senso e di un’opposizione che ha rotto le righe il giorno dopo aver perso le elezioni.

L’esempio di Coniglio in questa fase così delicata del mandato amministrativo della giunta Barbagallo assume, quindi, un significato chiaro. Il presidente Coniglio ha quasi fermato un’edizione del carnevale perché vuole rimettere le cose al posto giusto, per la dignità del lavoro, per la dignità della Cittadella e per spingere il carnevale oltre Aci Catena. Antonio Coniglio, cioè, ha rotto una tradizione pur mantenendola e lo ha fatto per motivi nobili e di progresso; è un esempio che l’amministrazione dovrebbe sostenere, comprendere e far suo. Perché le tradizioni sono radici della memoria ma non devono essere un freno per lo sviluppo.

(mAd)

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