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Linee di indirizzo politico a contrasto dei fenomeni della povertà e della marginalità sociale

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Linee di indirizzo politico a contrasto dei fenomeni della povertà e della marginalità sociale di ass. Adele D’Anna

mAd la ringrazio per aver puntato il faro con il suo articolo sul fenomeno delle vecchie e nuove povertà nel nostro paese e nello specifico in Acireale. L’attività di ascolto dei bisogni del territorio in questi due mesi e mezzo dal mio insediamento come Assessore, visitando le parrocchie, parlando con le associazioni e i volontari è stata ed è un perno fondante della mia programmazione politica. In Linea con i dati nazionali e regionali, nella nostra città a soffrire la povertà sono gli anziani e le famiglie più numerose a causa della precarietà lavorativa o addirittura della mancanza totale di occupazione di entrambi i coniugi. A questo spesso si aggiunge la dipendenza patologica da gioco causata dalla speranza messianica di poter cambiare miracolosamente le proprie condizioni economiche. Ne consegue un indebitamento e quindi una spirale perversa dalla quale è difficile uscire.
Il contrasto alla povertà non può che essere pensato come un vero e proprio Piano politico con interventi a breve, medio e lungo termine volte ad arginare e contrastare il fenomeno in cui versano le fasce deboli della popolazione, attraverso un lavoro di rete inter-istituzionale che valorizzi gli Organismi del Terzo Settore e il ruolo degli enti ecclesiastici e che preveda l’adozione di un modello di presa in carico integrata fondata su una pluralità di interventi direttamente centrata sui bisogni dell’individuo. A tal fine giorno 24 luglio c.a. sono stati incontrati alcuni volontari della Croce Rossa, al fine di organizzare in collaborazione con l’Assessorato l’iniziativa delle raccolte alimentari per famiglie bisognose. Giorno 29 Luglio è stato svolto con il Vescovo Monsignor Raspanti un lungo e proficuo confronto sui temi in questione ed è stato proposto un Protocollo d’intesa volto alla progettazione e attuazione di iniziative ad ampio raggio a contrasto della povertà e della marginalità.
mAd, nel suo articolo lei fa riferimento ad alcune normative , in primis la legge 328/2000, che sono il supporto legislativo ed economico per una serie di iniziative progettuali messe già in campo da fine luglio quali: il progetto “IL Faro” che prevede il coinvolgimento di un totale di 249 anziani con basso reddito e a rischio di marginalità del distretto socio-sanitario 14 in attività socialmente utili per un totale di 176.790,00 euro; il progetto “Nuovi Orizzonti” che prevede attività lavorative per 175 soggetti in grave stato di disagio economico per un totale di 465.500,00 euro. Sempre sfruttando finanziamenti regionali abbiamo previsto per famiglie in difficoltà economica un contributo a sostegno del pagamento del canone d’affitto mensile per l’ abitazione di residenza. Inoltre è in fase di valutazione delle richieste il “Piano emergenza Famiglia” il quale intende sostenere economicamente i nuclei familiari in particolare condizione di indigenza attraverso l’assegnazione di voucher sociali per l’acquisto di prodotti alimentari e beni di prima necessità e attraverso il sostegno economico a nuclei familiari in difficoltà nei quali si renda necessario l’acquisto di presidi ottici, odontoiatrici, lo svolgimento di attività fisica per minori, attività alla formazione.
Infine è mia intenzione lavorare per l’attivazione di “Punti di Spesa Solidali” distribuiti sul territorio con il coinvolgimento delle parrocchie, della caritas, e della croce rossa; per la fondazione di una Banca del Tempo nella quale scambiare servizi e attività, consentendo anche a chi ha un reddito nullo o basso di poter entrare in un rapporto di parità all’interno delle relazioni sociali perché ha una competenza da mettere in gioco e al contempo riceve un servizio o una attività a lui necessaria senza spendere soldi. Altra Iniziativa che ritengo utile e valida è la creazione di “orti sociali” per sostenere la quale si potrebbe come lei suggerisce pensare ad un progetto finanziabile con il 5x mille versato dai cittadini.
Sono consapevole che per un definitivo contrasto alla povertà bisogna attivare anche politiche attive a sostegno del lavoro e che questo attiene ad un più articolato sviluppo del tessuto economico-imprenditoriale-artigianale-agricolo-turistico; penso anche al micro-credito, e al finanziamento di start up, per giovani, donne, disoccupati…ma i margini di tempo necessari per una programmazione di tutto questo non possono che essere più ampi.
Acireale 2/09/2014

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