RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“Vorrei fare una semplice comunicazione a vantaggio dei tanti che mi hanno votato, a cui devo restituire con il mio impegno e la mia passione il tentativo di concorrere alla creazione di una città più giusta dal punto di vista sociale, ma anche a difesa del mio operato di consigliere comunale.
In questo periodo mi sono occupato prevalentemente di solidarietà sociale che è quello che so fare meglio, se si esclude il mio consueto impegno nella comunità di Aciplatani che non comincia e non finirà certo con la politica attiva.
Non sono un tuttologo e quello che ho in valigia e che spero di poter lasciare come contributo alla città riguarda proprio la vicinanza ai problemi della gente, la condivisione delle difficoltà, l’attenzione per le diverse abilità che la mia storia familiare mi ha insegnato.
Per questo motivo, se da un lato riconosco che può essere giusto regolamentare e ridurre i rimborsi per le attività di commissione di cui si parla tanto in città, tutelando però il diritto di tutti a partecipare alla politica, anche quello dei meno abbienti, dall’altro mi preme sottolineare che è corretto, a mio modo di vedere, uscire per andare in giro a toccare con mano quello che si fa, a vantaggio di chi, con quali risorse, e con quali modalità.
Mi si dirà che si può fare anche gratuitamente. Certo, tutto è possibile. Ma considero ingiusto criticare percorsi finalizzati alla conoscenza diretta delle situazioni, proprio quando si addebita alla politica l’incapacità all’ascolto ed al contatto con le persone e i loro problemi e, di conseguenza, una drammatica incapacità di aggancio in termini di rapporto faccia a faccia.
Non vorrei si partisse da critiche accettabili e su cui riflettere, e si giungesse ad un povero gioco delle parti per cui anche se ascolti la gente sei preso di mira perché lo fai guadagnandoci e se non l’ascolti e rimani nel palazzo sei invece il potente di turno irraggiungibile”.
Luca Raimondo (consigliere comunale)
