ACIREALE – Elezioni amministrative 10 giugno 2018
Il voto è una delle conquiste di questo martoriato paese. L’italia unita lo ha richiesto con il primo plebiscito post unitario, anche se soprattutto al sud, i contadini non sapevano bene nemmeno cosa stessero votando, ma lo hanno fatto comunque, poi ci fu impedito di votare liberamente per i vent’anni del regime fascista che comunque volle la consacrazione elettorale per la propria egemonia, ed abbiamo dovuto attendere il 1946 per estendere il voto anche alle donne e sperare in una vera partecipazione democratica degli italiani, partecipazione , che ha sempre infastidito qualcuno al punto da intimidire ed indirizzare con le stragi , le elezioni più importanti e decisive.
Per farci votare liberamente sono morti migliaia di ragazzi, sacrificati per combattere dittature, mafie, sindacati degli agrari e poteri forti di questo paese, oggi pensare di scambiare questo diritto per un controvalore materiale, spesso di poche decine di euro, significa umiliare la memoria di tutte quelle donne e quegli uomini che hanno dato la vita per permetterci di esprimere liberamente la nostra preferenza.
Il voto di scambio è il punto più basso a cui la mercificazione della società civile ci ha ridotti, ed è uno dei sostegni a cui le mafie ricorrono per comprare i politici e mantenere i loro santuari incollati.
L’unico voto utile è un voto libero.
(Fabio D’Agata)