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PD, circolo di Acireale, intervista con Giuseppina Napoli (membro del coordinamento)

ACIREALE – Confronto e scontro, dibattiti pochi, sussurri e grida tante. Primarie, votazioni nei circoli, nuovi tesseramenti e il panorama politico, ne abbiamo parlato con Giuseppina Napoli membro del coordinamento del circolo del PD di Acireale.

L’INTERVISTA

mAd:  Giuseppina Napoli, lei oggi con la mozione Emiliano si pone alla sinistra del partito. Quanti siete?

Giuseppina Napoli (PD): “Essenzialmente non mi piace il metodo numerico stile “prima Repubblica”.  Io penso che Emiliano possa contribuire a ridare umanità e passione alla politica del PD, per il mezzogiorno e per l’Italia intera”.

mAd:  Cosa pensa dei nuovi tesseramenti provenienti dal comitato CambiAmo Acireale?

Giuseppina Napoli (PD): “Sulla questione tesseramenti voglio essere chiara. Ovviamente non ci sono questioni personali anzi alcuni dei nuovi tesserati sono miei amici, come ad esempio Salvo Nicotra che è un mio caro amico. Ma le tessere sono state fatte tutte in un unico blocco e non va bene, sono situazioni che considero imbarazzanti non solo perché vanno oltre ogni logica politica ma sono anche lontane dal buonsenso. In sintesi: Nicotra e compagni sono tesserati nel locale circolo del PD e, sono di fatto, opposizione a loro stessi in quanto dirigenti del comitato CambiAmo Acireale.  Sono comunque dei tesseramenti che ho contestato nel metodo e nel merito e per i quali ho fatto ricorso presso il comitato di vigilanza provinciale ma ad oggi non ho ricevuto nessuna risposta”.

mAd:  La sua opinione sulle diverse anime del PD. Si troverà una mediazione?

Giuseppina Napoli (PD): “Non credo che siano così tante le anime del PD perché non credo si possa parlare di “anime”. Ci sono gli elettori, i militanti e i capicorrente ed ognuno tifa per la propria squadra. Per me la politica è gioia, ispirazione e visione per altri sembra essere solo tattica e strategia; io non ho tesserato nessuno e non amo così tanto i numeri in politica. Ovviamente i numeri nella loro freddezza scientifica sono importanti nel determinare le vittorie e le sconfitte, ma andrebbero cercati, questi numeri vincenti, attraverso i concetti ed i contenuti politici, in fase congressuale sopratutto, prestando ad esempio attenzione alle mozioni o almeno facendo finta di farlo. Oggi mi sembra tutto un campo di battaglia fatto da soldatini e pochi espertissimi generali.  In ogni caso la mediazione può essere possibile solo se si ritorna al confronto leale e appassionato”.

mAd:  Lei considera il PD come un partito della socialdemocrazia europea?

Giuseppina Napoli (PD): “Oggi considero il PD come un bambino che ha smarrito la strada di casa, aspetto con ansia di capire se il bambino ritroverà la strada di casa e per capire quale casa troverà”.

mAd:  Il risultato della votazione per i delegati al congresso ha dimostrato che il PD è ancora renziano?

Giuseppina Napoli (PD): “I renziani hanno vinto in quasi tutti i circoli, forse Orlando e Emiliano non danno sufficienti garanzie in termini di seggi e nomine ed è proprio per questo che la fedeltà al “capo” è rimasta fortissima. Ora la parola passa agli elettori e spero che possano trovare la voglia di esprimersi serenamente per contribuire a rendere migliore il partito. Infine, rimango convinta che malgrado tutte le storture di questi ultimi periodi il PD è l’unico partito dove ancora esiste la democrazia e la partecipazione ed anche nelle divisioni siamo gli unici che apriamo i “gazebo” al popolo. Se il PD sarà ancora “renziano” lo determineranno i tre milioni di elettori che andranno alle primarie e che eventualmente lo sottoscriveranno”.  

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