Nell’estate del 1906 la situazione politico- amministrativa della citta e’ allo sfacelo, i primi giorni d’agosto il Sindaco Pennisi presenta le dimissioni. La cittadinanza assiste disgustata e sfiduciata a quanto avviene nel civico consesso e non sa a chi addossarne la colpa, i problemi della citta’ non riescono a trovale risoluzione. Dopo il ferragosto i consiglieri di maggioranza convincono il giovane Sindaco a ritirare le dimissioni. Nel mese di Ottobre la situazione precipita a causa dello spostamento del “Mercato del Sabato” da Piazza Garibaldi a Piazza Cappuccini a causa di alcuni lavori di riparazione stradale, altro problema fu l’agitazione dei dipendenti comunale che chiedevano l’applicazione del riposo festivo, nonostante una legge favorevole in tal senso ma non ancora applicata, l’agitazione degli operai dell’agrumicultura per via della scarsa retribuzione che percepivano, problemi sulla regolarità della riscossione del Dazio denunciata pubblicamente dall’Ass. Vito Finocchiaro (nonno del giornalista), e per ultimo l’appalto per l’illuminazione pubblica elettrica. Il Sindaco attaccato dalle opposizioni e abbandonato dalla sua maggioranza ripresenta le dimissioni , siamo nel mese di dicembre. Si chiudeva un anno nella più completa inoperosità, mentre la popolazione assisteva impotente e sfiduciata.
Cronache cittadine dal 1901 al 1910 – Salvatore Rizzo