Tra le prelibatezze culinarie natalizie oltre la “Scacciata” ,sovrana incontrastata della tradizione gastronomica acese, annoveriamo le principesse della tavola , ossia “I crispeddi di ricotta o c’angjovi”. Un tempo, in piazza Marconi (“a chiazza”) troneggiava “Don Maru u Crispiddaru” all’anagrafe don Mario Cannavò che aveva il punto “frittura” accanto l’altarino della Madonna del Rosario. don Maro era molto rinomato pure in estate per la frittura delle melanzane, in puro olio d’oliva, per condire la pasta alla norma (a pasta ca sassa, mulingiani fritti e ricotta salata) di tutto il vicinato.
Foto dal libro “Via Davì e dintorni” dell’ avv Turi Trovato “Abramo”