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giovedì, Maggio 2, 2024
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Piccola Storia di Jaci – Edicola di Piazza Commestibili

 

 

 

Nel 1743 fu edificato un altarino dedicato alla Madonna del Rosario, per ringraziamento dello scampato pericolo dell’ epidemia di peste divampata a  Messina in quell’anno , con un immagine a fresco del pittore Vito D’anna. In seguito all’allargamento della piazza nel 1794 si decise di erigere una nuova edicola come si legge nel documento dell’archivio storico  “….Vincenzo Platania e Grassi, tesoriero di questa citta’ di Aci ordinava delli denari in poter vostro pervenuti o da pervenire ne voglia dare a pagare onze quindeci a Francesco Patanè pubblico cuoiajo di questa suddetta città all’oggetto di quelle spendere ed erogare all’innalzamento di fabriche e di ogn’altro necessario d’un altarino in lode, e colla sacra effige di Nostra Signora del Rosario per motivo essersi rovinato quello che pria nella piazza seu del mercato maggiore dè Commestibili a fin di non perdersi ondi proseguirsi la devotione della recita del sacrosanto rosario da fedeli in detta piazza innanti detto altarino ogni giorno come prima costumavasi, a quel pagamento si diviene in esecuzione di regio ordinativo patrimoniale disposto del 03 marzo 1794, di cui copia qui s’acchiude…..”  Nella nicchia e’ custodita una statua intagliata della Beata Vergine opera di Ignazio Castorina Canzirri . La lastra marmorea recita

D.O.M

Inclytae Deiparae Virgini

in grati animi testimonium

populus acensis publicis rosarii

precibus contagio servatus

sacellum an. MDCCXLIII erectum

an. MDCCXCIV restauravit ornavit

A Dio Ottimo e Massimo. All’inclita Vergine Madre di Dio, a testimonianza di gratitudine, il popolo Acese, salvato dal contagio con pubbliche recite del Rosario, restaurò e ornò nel 1794 questa icone, eretta nel 1743.

Foto Clemente Cucuccio dal Libro Acireale

Le inscrizioni di Acireale del prof. Matteo Donato

Cronache del  Dott. Alfio Fichera

Gli Atareddi del prof. Michele Pricoco.

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