Con l’arrivo degli Inglesi , i nostri pasticcieri si diedero da fare inventando dolci nuovi , pur dovendo fare i conti con la grave carenza di materie prime. ”Nacque cosi il Cuore di Cane – scrive Vito Finocchiaro- che altro non era se non un’ acre mezza granita di limone (lo zucchero era sparito e il limone era quello di scarto), sciolta in acqua di selz da succhiare con cannucce di paglia ,quando c’erano” .
( Agosto 1943 – gli Alleati ad Acireale e Fleri del prof. Antonio Patane’ ).