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venerdì, Maggio 3, 2024
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Piccola Storia di Jaci – Il complotto del R.A.C.I.

Piccola premessa: con l’occupazione Inglese della citta , il Town Major, magg Rolph, cerca di rimettere in moto la macchina amministrativa comunale sin da subito con la nomina di un Commissario. La scelta ricade sul barone Agostino Pennisi di Floristella , una delle poche personalità di prestigio della città, Il barone accetta “l’invito” a condizione che sia un mandato a breve termine.

L’8 dicembre 1943 il Barone Pennisi convoca un gruppo ristretto di amici fidati per individuare il nominativo del prossimo Sindaco da segnalare al Prefetto Fazio , alla riunione partecipano Sandro e Carmelo Nicolosi ,Lorenzo Vigo, Gaetano Vigo, Salvatore Pennisi (figlio del barone) ,Carlo Carpinato e Lorenzo Grassi Vigo. Il futuro sindaco deve possedere due requisiti essenziali 1) essere di piena osservanza Cattolica 2) non appartenere a gruppi di sinistra, il nome del prescelto e’ quello del Cav. Lorenzo Grassi Vigo. Il 09 dicembre il barone si reca dal Prefetto per dare le dimissioni da Commissario e segnalare il nominativo del candidato ideale, il Prefetto è d’accordo sul nome, si aspetta solo l’assenso dell’ AMGOT (l’amministrazione Britannica). Nel frattempo un gruppo di cittadini, venuti a conoscenza delle “riunione ristretta” non accetta la decisione presa a Palazzo Floristella , nulla da eccepire sul nominativo, quanto sul metodo seguito dal barone che si è consultato con gente di “casta” a lui vicinissima o imparentata escludendo ingiustamente altre personalità. Il “complotto” nasce nella sede del Raci (in Piazza Duomo angolo via Cavour) e i congiurati sono Michele Leotta (artefice della congiura) Mario Leotta , Nino Catanzaro (in ottimi rapporti con il prefetto), Salvatore Puglisi Cosentino e Cristoforo Cosentini. I “congiurati” riescono a imporre il loro nominativo nella persona del Cav. Salvatore Badala’ Grassi (ultimo sindaco democratico prima dell’avvento del fascismo). Il barone col suo stile signorile incassava il colpo e il Badala’ inaugurava la sua amministrazione che dovra’ affrontare le emergenze di una città messa in ginocchio dalla guerra.

(S.P.)

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