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mercoledì, Maggio 15, 2024
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Piccola storia di Jaci -il maestro Francesco Celso

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Nato in Acireale il 13 giugno del 1903, figlio di Gabriele  noto artista litografo, si accosto alla musica in età avanzata. Più di una volta le opere del compositore acese sono giunte alla ribalta nazionale riscuotendo il meritato successo. Molte composizioni cameristiche furono eseguite all’EIAR ed alla RAI, altre vennero selezionate per le esecuzioni di “Musica Contemporanea” negli anni 1933, 1937, 1940 e 1941. Inoltre, grazie alle Liriche Cinesi, toccanti pagine di musica da camera su testi poetici tradotti dal compianto Servo di Dio Padre Gabriele Allegra o.f.m., Celso vinse il Concorso bandito dalla Rivista “Musica d’oggi” nel 1941, il Premio della “Mostra di musica contemporanea” di Palermo nello stesso anno ed il Concorso di Musica da Camera nel 1942. Nel dopo guerra Celso riuscì a creare uno spettacolo grande operistico, dalle coreografie sfarzose, dalle scene d’effetto, con ampi balletti e qualche passo comico. Il lavoro, intitolato Abù Hassan o Il Dormiglione risvegliato,  che venne completato nel 1950. Nella sua lunga carriera compositiva, il Maestro si cimentò persino nel genere vocale della canzone leggera. Bisogna subito specificare che si tratta di una produzione di prima qualità, per nulla assoggettata alla standardizzazione imposta dalle ragioni di mercato e che, pertanto, non vivendo, come altri, di una “creatività riflessa”, presenta una personale impronta. Con la canzone “Dove sarà” Francesco Celso vinse il concorso di musica leggera al quale aveva partecipato in qualità di autore, con lo pseudonimo di Antonio Palella, creato adottando il cognome materno, preceduto dal suo secondo nome. . La competizione (si trattava del “Festival della canzone” programmato ad Acireale dal Comitato organizzatore del “Luglio acese”) si svolse presso il Teatro Maugeri nel 1957 e portò nella bella cittadina barocca importanti nomi del mondo della canzone melodica italiana di allora, quali il celebre direttore d’orchestra Maestro Nello Segurini ed i cantanti Rosalba Lori, Luciano Benevene ed Arturo Testa. A questi ultimi si richiedeva l’esecuzione delle dodici canzoni finaliste, sottoposte, poi, al giudizio di una seria commissione di tecnici, composta, tra l’altro, dai Maestri acesi Cristina e Fiorini, oltre che dal pubblico presente in sala. La sorte volle che ad interpretare il pezzo di Celso – Palella fosse proprio Arturo Testa. Alla fine “Dove sarà” fu proclamata canzone vincitrice. Dopo qualche giorno Francesco Celso uscì allo scoperto per donare, come ricordo e segno di gratitudine, due belle medaglie d’oro, una al Maestro Segurini ed una ad Arturo Testa. L’esperienza di Acireale portò molta fortuna al giovane cantante, visto che, dopo due anni, nel 1959, riuscì a classificarsi secondo ad un Festival ben più prestigioso, quello di Sanremo. Oltre alla composizione musicale si dedico pure all’insegnamento del canto , agli alunni non lesinava consigli . In occasione del suo centesimo compleanno , gli artisti del Teatro Massimo di Catania gli organizzarono una bellissima serata.

Memorie e Rendiconti della Maestra Rosanna Furnari

“Via Galatea e dintorni” avv. Salvatore Trovato.

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