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Piccola storia di Jaci – La Fontana di Aci e Galatea

 

 

 

 

L’idea di dotare la città  di una fontana monumentale nasce agli inizi del 900 su idea di una delle Commissioni consiliari. Nel 1915 si elaborò il progetto di collocare “La fontana di Galatea alla confluenza del Corso Savoia col Corso Umberto, il progetto fu presto abbandonato per i costi alti, per quei tempi, che prevedeva la demolizione di diversi caseggiati (l’albergo Trinacria e le case del largo Putieddi).  L’idea fu ripresa negli anni 60 quando l’Azienda di Cura ripropose la costruzione di un nuovo monumento. La Fontana di Aci e Galatea realizzata dalla ditta Pierotti & C. di Pietrasanta a spese dell’Azienda di Cura, che riproduceva l’opera di Rosario Anastasi, conservata nella Pinacoteca Zelantea, da collocare sempre alla confluenza del Corso Savoia e Corso Umberto, luogo non condiviso dall’amministrazione comunale (zona ormai liberata dai caseggiati) per un pò di tempo il gruppo marmoreo realizzato fu posteggiato nei locali dell’Azienda di Cura. Nel 1969 l’amministrazione comunale comunicò al consiglio comunale, tramite l’assessore Antonio Coniglio, di aver dato incarico all’architetto Vito Messina di redigere un progetto per la collocazione del gruppo marmoreo presso la vasca dei cigni alla villa Belvedere e spostare l’antica fontana presso la villetta Lionardo Vigo. Progetto realizzato nel 1970. La ringhiera fu realizzata nella bottega del maestro Corazzato.

“Il vaghissimo sito – Villa Belvedere di Acireale” Prof Salvatore LIcciardello

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