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HomeCulturaPiccola Storia di Jaci - Lapide e sepolcri nella Loggia

Piccola Storia di Jaci – Lapide e sepolcri nella Loggia

Nella prima metà del XVII secolo nella strada che “Portava alla Marina” si svolgevano dei lavori di sistemazione, durante gli scavi nella sede stradale furono trovati dei sarcofagi con dei resti mortali. Il toponimo dato al quartiere dei “morti” con molta probabilità deriva dal ritrovamento di queste misteriose sepolture.

Il prof. Matteo Donato nel suo libro sulle iscrizioni acesi descrive la lapide posta all’ingresso del Palazzo di Città scolpita a ricordo dell’evento.

Dal volume “Le inscrizioni di Acireale” del Dott. Matteo Donato anno 1974:

Nell’atrio del Palazzo di Città e’ la seconda inscrizione da sinistra. l’inscrizione e’ stata composta nel 1660 , come risulta dal registro dei Mandati e 1660-1661 (ASCA). In esso tra l’altro si legge ” Pagati tari’ 1 a Domenico Finocchiaro e compagni per avere portato lo “tabuto di chiumbo” dalla casa di Sebastiano Bocciardi alla Loggia .

D.O.M.

Essendo Re cattolico delle Due Sicilie e della Spagna Filippo IV e meritevolissimo vicere’ del regno Giovanni Alfonso Henriquez, conte di Modica, mentre per una piu’ comoda viabilita’ si scavava via Mazzulli, sita al centro della citta’, furono scoperti tre sepolcri di piombo: il promo nel 1605, il 6 marzo ; il secondo nel 1642, l’11  del predetto mese; il terzo, invero piu’ piccolo, il 19 dello stesso mese, contenenti ciascuno ossa gia’ corrose di cadavere (senz’altro molto insigne testimonianza delle passate generazioni e dell’antichissima magnificenza degli illustri uomini di questa nobile citta’). Pertanto a futura memoria dell’avvenimento, comandarono di collocare qui il secondo sepolcro, consimile al primo, gli spettabili Signori, il barone Don Giovanni Battista Mazzulli, maestro notaro e patrizio regio, Giuseppe Mangano, Francesco Scandurra, Didaco Ponte e Don Giovanni Musmeci, giurati, prosecutori allora di questi edifici della magistratura comunale.

Ricerche della collocazione  questi sepolcri furono condotte dal Dott. Gaetano Gravagno con esito negativo.

(S.P.)

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