Mons Evasio Colli fu il V° vescovo della diocesi di Acireale e resse la sede dal 1927 al 1932. Malgrado il breve periodo resse la diocesi con grande fermezza e autorita’, di seguito riportiamo uno stralcio della lettera pastorale del 18 gennaio 1929…..”La statistiche dei catechismi, per lo stesso anno [1928], mi danno, per alcune parrocchie, delle medie di fanciulli frequentanti , che vanno dal 3% al 20% degli obbligati![..]. Le nostre processioni non sono , talvolta, veri vagabondaggi per opera di esaltati che, per il 50%, non ascoltano in mattinata la Messa di precetto e che , per il 99% , non hanno fatta la Pasqua? Nelle funzioni religiose si accendono , in alcuni luoghi, piu’ candele e si sparano piu’ bombe che le Comunioni che si fanno. Si spendono in certi paesi, nella festa del patrono, dieci, venti e piu’ migliaia di lire, ogni anno , in bande musicali, in parati ed in statue e intanto i tetti delle chiese sono rotti, le case canoniche mancano, gli oratori festivi sono mezzo diroccati, gli ospedali non hanno i mezzi per accogliere poveri infermi, gli asili infantili difettano ovunque […].All’opera dunque! Io so di poter contare sopra di voi, per la conoscenza che ho del glorioso passato di questa Diocesi che e’ stata detta – nel campo dell’Azione Cattolica- una “piccola Bergamo siciliana”. So quanti tesori di bene siano tra di voi. Non mi nascondo, tuttavia,le difficolta’ – anche di carattere locale- che si dovranno incontrare, e specialmente quella formata dall’abitudine di molto discutere e troppo parlare….”
Fonte “il Fascio e la Croce della dott.sa Maria Chiara Pagano – Archivio storico delle diocesi acese)