Il 27 gennaio “il giorno della memoria” per ricordare non solo l’eccidio di tanti cittadini europei di religione ebraica ma anche zingari, disabili, oppositori ai regimi , omosessuali e religiosi. Molti acesi perirono nei campi di sterminio tra cui il Prof. Carmelo Salanitro , di Adrano , insegnante di Latino e Greco presso liceo Classico Gulli e Pennisi e successivamente al Cutelli di Catania . Durante il suo insegnamento, lavorò contro il fascismo diffondendo dei biglietti che contenevano le verità sull’olocausto e sul regime. Il 14 novembre 1940 fu scoperto e denunciato dal preside del Cutelli. Fu condannato a diciotto anni di carcere, che scontò a Civitavecchia e Sulmona prima di essere consegnato alle autorità tedesche e deportato nel campo di concentramento di Dachau, poi in quello di Mauthausen, dove fu ucciso in una camera a gas tra il 23 e il 24 aprile 1945 .
dal diario del Prof. Salanitro
18 Dicembre 1931
La grande differenza fra gli insegnanti delle Università Spagnuole e quelle delle Università Italiane. In Spagna i professori universitari per gli anni che durò la dittatura monarchica esercitata per mezzo di Primo De Rivera tennero accesi negli animi degli studenti il sacro fuoco della libertà e seppero con la loro indomita fierezza guidare la Nazione alle giornate del riscatto e alla Repubblica. In Italia invece i rappresentanti dell’alta cultura , adescati o intimiditi, si piegarono subito alla servitù mussoliniana, salvo pochissime eccezioni . E recentemente all’obbligo di giurare fedeltà a un re che ha violato lui il primo i giuramenti di fedeltà allo Statuto e si è messo fuori della Costituzione e perciò fuori dalla legge, facendoci opprimere dal gennaio del 1925 da una banda di volgari delinquenti, su più di 1300 professori universitari e superiori tutti hanno vilmente sottostato, curvando il collo e la schiena ; tutti ad eccezione di undici, i quali col sacrifizio del pane hanno salvato l’onore della scienza che è libera come lo spirito. Onore ad essi! Sono 4 della Univ. di Roma, tre di Torino, uno di Pavia , uno di Firenze, uno di Bologna e uno di Perugia. La stampa prezzolata, gongolando dello spettacolo di suprema viltà offerto da più di un migliaio di persone che dovrebbero rappresentare l’alta cultura italiana, ma rappresentano solo l’alta miseria morale della Nazione e quasi stupita che appena undici si fossero ribellati all’obbrobrioso giuramento , si astenne però dal pubblicare i nomi degli undici Grandi, per togliere ad essi il culto di tutti gli spiriti forti e liberi e l’ammirazione di tutta la Nazione stanca ormai di questo barbaro dominio fascista . Certamente tra gli undici ci sarà stato il prof. Senatore Ettore Ciccotti
Carmelo Salanitro
(foto del 1936 al Liceo Gulli e Pennisi , il prof e riconoscibile con la cartellina e affianco Padre Sozzi)