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venerdì, Maggio 3, 2024
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Pista Ciclabile, Villa Belvedere, Bilancio: la parola a Garozzo

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Intervista al già sindaco Nino Garozzo

Fancity: Si sta costruendo la prima pista ciclabile ad Acireale che, nelle previsioni, si dovrebbe collegare entro giugno 2015 con il binario dismesso ci sono state tante polemiche, qual’è la sua opinione?

Avv. Garozzo: Penso in tutta sincerità che sia l’Amministrazione che l’area di riferimento meglio conosciuta Cambiamo Acireale soffra di almeno tre gravi contraddizioni.
La prima è di non avere smesso i panni di opposizione perché governare è più complicato e tante certezze svaniscono come neve al sole; la seconda è quella di fingere di dimenticare le posizioni assunte in passato proprio perché opposte a quelle di oggi. Non si tratta di errori ma di scelte finalizzate al consenso ottenuto il quale poi è tutta un’altra storia.
La terza, quella di aver voluto contestare tutto, sempre e comunque quanto da noi fatto e con toni assai diversi dalla presente. Con baldanza e’ stato detto e promesso: cambiamo tutto e subito ben sapendo che se chi c’era prima non era un fuoriclasse non era neppure uno sprovveduto e non vedo top player in circolazione.
Le contraddizioni in politica, non sempre ma spesso, vengono al pettine. La nano pista è all’evidenza inutile e pericolosa e l’aggancio con il progetto di pista ciclabile su ex tracciato delle ferrovie (da noi presentato, giudicato ammissibile dalla regione e in attesa di solo finanziamento) non c’entra nulla altrimenti sarebbero partiti solo da piazza Indirizzo quando la nuova pista sarebbe stata pronta.
Non ci avevano accusato di voler fare cose condivisibili ma prima ci volevano le infrastrutture?
La pista è pericolosissima, con (non) senso unico di marcia,su tracciato non idoneo con basolato e tombini, senza dissuasori e a rischio sforamento di auto e sportelli, probabile pista/scorciatoia per scooter e moto.
Si sostiene che i contrari sono i favorevoli alla doppia fila. Premesso che il restringimento della carreggiata comporterà intasamento veicolare e complicazioni per i mezzi di soccorso, ricordo la loro battaglia per togliere la sosta a spina di pesce realizzata, mi pare nel 200,0 che impediva la doppia fila (bisognava accattivarsi simpatie?) e l’accusa rivolta alla nostra amministrazione di non aver ascoltato i commercianti sulla ZTL (non è vero e ci sono accordi scritti).
Adesso loro chi hanno consultato? In ultimo, come si giustifica la pretesa avanzata di civiltà con la decisione di far transitare pericolosamente davanti all’ingresso della Cattedrale (unico caso al mondo) bus, auto, scooter, camion? In verità si sta creando la possibilità di un piccolo parcheggio che gioverà a pochissimi che sono certo risulteranno tra i pochissimi commercianti entusiasti della pista ciclabile.

Fancity: I lavori di ristrutturazione della villa Belvedere sono stati sempre messi in discussione poi dopo la caduta di un grosso ramo di albero si aprirà una commissione d’inchiesta, si sente soddisfatto della Villa Belvedere così come è stata ristrutturata?

Avv. Garozzo: sui lavori alla Villa finalmente possiamo limitarci ai soli lavori al “giardino belvedere” perché su ex Angolo di Paradiso, Caffè e Arena nessuno dubita che grazie a questi finanziamenti abbiamo recuperato ruderi e restituito alla città spazi importantissimi già utilizzati. Ricordo le critiche preventive, ma andiamo oltre.
Il cantiere relativo al Giardino Belvedere prevedeva interventi sia di tipo edile che sul verde. Penso in tutta onestà che molti hanno rimosso le condizioni della Villa dieci o più anni fa con asfalto e illuminazione inesistente. Le critiche sul ghiaietto lavico hanno dominato sul resto e la responsabilità, lo dico e lo confermo, è tutta della Soprintendente l’acese arch. Vera Greco che ha respinto più volte, anche per iscritto, la nostra richiesta di sostituzione. Personalmente provai a convincerla che non sarebbe sta una soluzione gradita ma nulla.
La Soprintendenza in questi lavori ha l’alta sorveglianza e sceglie tutto dai materiali ai colori, tutto. Il resto erano piccole cose comprensibili in un cantiere facilmente risolvibili. Detto questo e dando per scontato che i lavori sono conformi al progetto, mi è sembrato strano la messinscena di chi ora governa che conosceva da almeno un paio di anni i progetti non solo perché depositati negli uffici ma perché pubblicati sul sito in occasione delle gare pubbliche. La villa doveva essere riaperta e sul piano tecnico e amministrativo non c’erano impedimenti salvo che sino ai collaudi restano gli obblighi di ditta e direzione lavori. Forse sul ghiaietto lavico dovevo portare sino in fondo la mia “minaccia” alla Soprintendenza (la sanno in molti) per cui finiti i lavori (obbligatorio completarli salvo responsabilità personale) avevo pensato di mettere un cartello polemico nei viali in ghiaietto con la scritta “divieto di accesso per vincolo di soprintendenza”.
Sulle piante la potatura fu indotta, ci spiegava l’agronomo incaricato dalla direzione lavori,  dai gravissimi danni riportati in occasione del ciclone 2012. Ci siamo dimenticati che la villa rimase chiusa diversi mesi e trenta alberi e centinaia di rami furono eliminati. Quindi il funzionario della forestale vorrà prima leggere verbali con documentazione fotografica per capire se la potatura fatta è conforme a buona prassi.
Certo la scoperta del malefico insetto che divora dall’interno le querce è un problema serio e condivido sia la verifica tecnica per trovare soluzioni che la verifica amministrativa sui lavori. Peraltro, ma per ragioni diverse (non porevo sapere dell’insetto)  proprio perché ho rispetto dei denari pubblici avevo disposto, seppur di competenza altrui, che non fossero pagati i saldi finali né fossero riconsegnate le fideiussioni proprio a tutela del comune e dell’ente finanziatore.
Qualche contestazione era prevedibile e accettabile, gli eccessi che ci sono stati sicuramente no. Vediamo se saranno mantenute le promesse di togliere il ghiaietto, subito .. come è stato detto. Io sarò favorevole.

Fancity: La nuova amministrazione già piange per la pochezza delle risorse, lei che bilancio ha lasciato?

Avv. Garozzo: lamentano le poche risorse di bilancio?
Mi sembra un voler mettere le mani avanti  perché sanno che non potranno mantenere le sfenate promesse fatte. Anch’io ho amministrato taglieggiato da stato e regione e non ho ricevuto certo comprensione dall’allora opposizione. Con una differenza: io ho ereditato un bilancio in dissesto e lascio un bilancio in avanzo nel rispetto di tutti i parametri di contabilità pubblica (patto di stabilità ecc.) e ho pagato almeno dieci milioni di euro pregressi di debiti fuori bilancio.
Prima delle elezioni si conosceva il bilancio approvato con il parere unanime dei revisori e senza proposte di emendamenti dell’opposizione, si conoscevano anche gli effetti delle finanziarie nazionali e regionali quindi non mi pare sorprendente che dalla ragioneria indichi le esigenze per il 2014. Lo faceva opportunamente prima e per cifre similari e personalmente cercavo di far quadrare i conti.
Anche a me sarebbe piaciuto avere uno o due milioni in più per consentire migliori manutenzioni del verde o delle strade. Adesso non ci si può lamentare delle poche risorse era tutto prevedibile ma si è voluto far passare il messaggio che gli altri erano incapaci e loro invece … tutto e subito.
Certo, adesso sarà per loro complicato spiegare che la promessa di abbassare le tasse era solo uno spot e basta. Se non avessimo risanato i conti superando il pericolo di dissesto questo comune avrebbe fatto la fine di molti altri, mortificati e travolti dal dissesto. Spero che sui conti non si insista con allusioni infondate sulle quali sono disponibile financo ad un giuri di esperti: il nostro bilancio è in avanzo e non ci sono buchi. Anzi sono fortunati non solo per il bilancio in ordibe ma per l’arrivo di 3,5 milioni da Perla Ionica, un lavoro di diversi anni che si concretizza solo adesso.
Non dubito che la vita dei comuni nella morsa finanziaria non è facile ieri come oggi, ma nessuno può cercare alibi si promette ciò che si può, adesso le aspettative saranno parametrate a quelle promesse e non alla realtà.
Io comunque mi auguro sempre ogni bene per la Città chiunque la amministri.
Le amministrazioni e i suoi protagonisti passano la Città resta.

 

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