Il 22 Aprile avevo già sollevato l’enorme questione del Project Financing per la trasformazione a Led dell’illuminazione pubblica del Comune di Acireale. Progetto dal costo mostruoso di 1.112.000 € l’anno (da aggiungere l’IVA) per i prossimi 22 anni. Indebitando così noi ed i nostri figli.
L’idea di trasformare l’attuale sistema, per lo più con lampade a vapore di sodio, a Led è senz’altro auspicabile e perseguibile, ma solo sulla base di un progetto valido e conveniente per i cittadini.
E’ assolutamente necessario ricordare che la riduzione del costo delle bollette (le lampade a led consumano molto meno) sarebbe a vantaggio solo della ditta aggiudicataria, e non degli acesi.
22 anni di canone sono un’enormità, non è neanche immaginabile quali saranno gli sviluppi tecnologici in questo lasso di tempo. Solo gli acesi non trarranno alcun beneficio da questi sviluppi.
Inoltre più del 10% dell’importo complessivo, 1.326.380 € su circa 11 milioni, servono per il telecontrollo puntuale, sistema del quale trarrà vantaggio il privato, ottimizzando ancora meglio i consumi, ma non noi cittadini.
Come scrivevo, prima di poter approvare un project financing, è necessario basarsi su dati certi:
- non è chiaro quanti sono effettivamente i punti luce da sostituire
- non è chiaro quali sono i consumi del comune di Acireale legati alla pubblica illuminazione
Successivamente alla realizzazione del progetto sono infatti stati proposti sia un censimento della rete comunale sia l’acquisto di un software per la registrazione dei consumi. Non è noto se questi due progetti sono andati a buon fine e quali risultati abbiano dato.
Malgrado le incongruenze (un’altra ditta si era ad esempio offerta per un importo minore) e le evidenti lacune del progetto la nostra amministrazione ha deciso di procedere come un treno.
Nel giro di pochi mesi si sono avvicendati 3 RUP cercando di forzare le tappe verso questo “luminoso” futuro, tanto a pagare saranno sempre i cittadini.
Ecco, però, che finalmente arriva lo stop. Come si può leggere nel verbale della conferenza di servizio del 27 Luglio, che sancisce l’inadeguatezza del progetto. (Assessorato delle infrastrutture e della mobilita’ Genio civile, Sovrintendenza, VVFF, Comune di Acireale, Provincia Metropolitana etc. etc.).
La lettura del verbale è impietosa, il Comune ha trasmesso gli atti ai partecipanti alla conferenza di servizio solo il giorno prima (aveva quasi un mese di tempo), viene lamentato che sono solo una semplice corrispondenza fra la ditta ed il Comune e non rappresentano quindi le integrazioni progettuali precedentemente richieste. E sono anche state inviate ad un indirizzo errato di uno dei partecipanti.
In questo stralcio vengono sollevati dubbi sul progetto:
“l’affidamento dei contratti pubblici aventi ad oggetto lavori, servizi e forniture deve avvenire nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, tutela dell’ambiente ed efficienza energetica e si evidenzia, ancora una volta, che il prezzo dell’appalto non è univocamente determinato in quanto il promotore, chiede il diritto di esclusiva per le attività di intervento straordinario e per tutti gli interventi migliorativi proposti dal concessionario;
il promotore ha risposto solo parzialmente ed in maniera incompleta alle richieste di questo ufficio formulate con nota prot. n. 121968 del 08/06/2017 e reiterate in seno al verbale di conferenza del 26/06/2017, in particolar modo manca la verifica del progetto”
Infine la conferenza dei servizi condivide il suggerimento del Direttore dell’Area Tecnica del Comune di Acireale “di ridurre la durata della Convenzione, circostanza che non è stata considerata dal proponente né tantomeno motivata.”
Ed ecco la conclusione.
DETERMINA ALL’UNANIMITA’
Di restituire senza alcun provvedimento lo studio di fattibilità tecnica ed economica relativo al “Progetto Smart City di Acireale redatto ai sensi del D.Lgs. n. 50/2016, art. 183 c. 15 per i lavori di trasformazione a led ed adeguamento alle vigenti norme degli impianti di Pubblica Illuminazione del territorio Comunale”, sarà compito del promotore rielaborare il progetto in ottemperanza delle richieste già formulate dagli Enti partecipanti alle conferenze dei servizi e all’ Amministrazione riproporlo per l’ indizione di nuova Conferenza Speciale dei Servizi.
Mi sorprende che a votare all’unanimità alla bocciatura del progetto ci sia anche il Sindaco di Acireale, accorgersene prima no?
(stefano alì)