L’interrogazione del consigliere comunale Sabrina Renna”: Nel marzo del 2015 questa compagine di maggioranza ha organizzato la conferenza programmatica alla Villa Belvedere, ex angolo di Paradiso, all’interno della quale sono state ridefinite alcune essenziali linee programmatiche e politiche dell’attuale amministrazione. In tal sede è stata espressa, in particolare sotto la sollecitazione del dott. Belcuore, la chiara volontà di riportare la suddetta manifestazione nel centro cittadino, e ciò per due obiettivi essenziali: il primo) creazione di un indotto economico tra commercianti, città ed espositori; il secondo) allocazione di un evento strategico come banco di prova per la chiusura del centro storico.
È chiaro che la proposta, la quale ha trovato il consenso unanime dei numerosi cittadini e tecnici intervenuti, doveva scontrarsi con la dura realtà della città mortificata da anni di destrutturazione di politiche commerciali.
A quanto appare nessuna possibilità organizzativa è stata trovata dagli uffici per rendere compatibile il sito immaginato con la allocazione degli stand e della manifestazione tutta o viceversa attraverso la immaginazione di altre ipotesi quali l’area Cappuccini e la p.zza Agostino Pennisi di Floristella. Questi ultimi si sono resi a loro volta indisponibili comportando la attuale scelta, ovvero p.zza Livatino e zone adiacenti.
Sulla base di queste sintetiche premesse mi permetto, allora, di rivolgere alcuni quesiti:
1) quali sono le motivazioni reali e tecniche che hanno portato alla scelta del sito di Corso Italia?
2) quali sono i ricavi del Comune di Acireale, e quindi la differenza in termini di acquisizione di introiti economici rispetto al decennio Garozzo?
3) quali siti sta immaginando, facendo leva allo strumento della programmazione, l’amministrazione per gli anni a venire?
Infine per maggiore compiutezza argomentativa mi si rende necessario richiamare e sollecitare la verifica del pieno rispetto dell’art. 5 del Modulo di adesione (per gli espositori) che disciplina le opportune condizioni della vendita, oltre che una organizzazione della stessa fiera fondata sull’artigianato locale, sulla dotazione di parcheggi e di servizi collaterali. L’auspicio, ed in tal senso sono convinta si debba ancora lavorare tanto, è che l’amministrazione possa individuare un zona dove costruire un anello in grado di ospitare manifestazioni importanti e di certo riscontro di visitatori e cittadini.