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Tari chi paga regolarmente paga anche per gli evasori. Accertata un’evasione di quasi 1 mil. di euro di Marcello Bonaventura

ACIREALE – La raccolta differenziata e la differenza tra civiltà e inciviltà.

L’evoluzione del genere umano è dipesa dalla sua capacità di aggregazione, di formare comunità, di supportarsi l’uno con l’altro.

Dai piccoli nuclei degli uomini privitivi sono nati i gruppi, le tribù, i villaggi e infine le città (la civitas).

Civile deriva dal latino civis, cittadino.

L’involuzione del genere umano deriva invece dall’inciviltà. Dall’incapacità di aggregarsi e sostenersi a vicenda o dalla scelta individualista di voler pensare solo a sè stessi.

Ci meravigliamo che possano essere esistite belve come Hitler, Stalin, Pinochet e altri. Pensiamo con orrore che il mondo possa dissolversi in una guerra nucleare scatenata da psicopatici con i capelli al vento.

E’ l’inciviltà, nel suo significato di rifiuto a collaborare con gli altri, il fondamento della possibile autodistruzione dell’uomo. A questo dobbiamo pensare quando troviamo per strada i rifiuti abbandonati da chi non è degno di essere chiamato cittadino.

Va fatta però una riflessione su chi abbandona per strada i rifiuti e chi sembra giustificare tali abbandoni sulla base di critiche all’amministrazione Barbagallo e alle modalità di raccolta.

La prima categoria (coloro che abbandonano i rifiuti) è formata dagli evasori e dai “razziani” (i seguaci del sen. Razzi nella parodia di Crozza).

Oggi parlerò degli evasori che, in quanto tali, non dispongono dei mastelli e quindi abbandonano per strada i lori rifiuti.

Gli evasori sono quelli che ci derubano. Perché chi paga regolarmente la TARI paga anche la quota degli evasori. Ma attenzione, non commettiamo l’errore di pensare che si tratti di persone indigenti.

Al contrario una consistente fetta di evasione riguarda le case di villeggiatura, i cui proprietari sono certamente benestanti.

I primi dati sull’evasione della TARI sono devastanti. Sono migliaia le posizioni in fase di accertamento, mentre solo per l’ultimo anno è stata già accertata un’evasione di quasi un milione di euro. Già questo dato, considerata la prescrizione quinquennale, ci porta a un’evasione di almeno cinque milioni di euro.    

E questa è solo la punta dell’iceberg.

Il sistema informatico che si sta mettendo a punto sta facendo emergere una gran massa di evasori che sino ad oggi  hanno rubato dalle tasche di coloro che pagano regolarmente la TARI.

È mai possibile che solo nel 2017, a oltre quarant’anni dalla nascita di Microsoft e Apple, si sia pensato a incrociare tutti i dati a disposizione (contratti acqua, gas e luce, risultanze catastali, residenza …) per stanare gli evasori?

Non c’è dubbio, comunque, che la misura dell’evasione accertata (e di quella in corso di accertamento) spiega perfettamente la quantità di rifiuti abbandonati, mentre chi afferma che l’abbandono dei rifiuti dipenda dalle modalità di raccolta della differenziata è in palese e consapevole errore. Gli abbandoni in massima parte dipendono dalla categoria di incivili più numerosa: gli evasori.

Tutto è migliorabile, ma il sistema adottato ad Acireale funziona perfettamente in tante altre città.

Solo che ad Acireale siamo partiti con vent’anni di ritardo e con un retaggio di cattiva gestione politica.

Ma si va avanti lo stesso e non si arretra di un passo.

Come in guerra. Perché questa è una guerra. Tra civili e incivili.

Tra chi vuole che nulla cambi e chi vuole una città collaborativa, rispettosa dell’ambiente e delle leggi in materia di rifiuti.

Una città che faccia pagare meno tasse, ma che le faccia pagare a TUTTI i cittadini.

Un caro saluto ai civibus della mia città.

(Avv. Marcello Bonaventura)

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