No, non è condivisibile dismettere una scuola, affittarla ad un privato per il risparmio di qualche decina di migliaia di euro. Non è condivisibile che iniziano i lavori per la pista ciclabile ma nessuno dice quando saranno ultimati. Non è condivisibile che ascoltiamo solo silenzio rispetto alla rimozione dell’amianto a Pozzillo. Non è condivisibile credere che riaprendo al traffico veicolare al centro di piazza Duomo riparta l’economia. Non è condivisibile che con una Cittadella del Carnevale che cade a pezzi si parli esclusivamente di carri fermi o in movimento. Non è condivisibile che ancora non si dica con chiarezza dove sarà allocata l’isola ecologica. Non è assolutamente condivisibile il completo abbandono della villa Belvedere e non si può sottoscrivere che ancora, dopo l’annuncio, non sappiamo nulla dei quattro rifugiati che dovevano occuparsi di verde pubblico. Non si può condividere il silenzio pesante intorno alla questione sempre aperta delle Terme di Acireale e non tollerabile vedere tutti gli ingressi di Acireale nell’assoluto degrado. Così come non è possibile condividere il muro cimiteriale di via Aquilia, il silenzio (dopo tanto rumore) per il project del cimitero di Acireale e non possiamo condividere neanche come vengono trattate le periferie e le frazioni. Luoghi privi di servizi pubblici con collegamenti con il centro fatiscenti, con un servizio di pulizia pessimo.
Tutto ciò non è condivisibile e doveva essere al centro dell’azione amministrativa del nuovo governo cittadino. Niente di tutto questo al momento è stato affrontato ma, al contrario, si continua a fare gli splendidi con Sgarbi e le dichiarazioni roboanti dei principi e vallette della corte amministrativa acese. Concretezza poca, squilli di trombe troppi che stanno già perforando i timpani. E la città continua la sua lunga agonia.
Il tempo è scaduto ed è finito anche per le lunghe ferie dell’opposizione consiliare o meno. Che ognuno ritorni alla sua mansione e che lo faccia presto e concretamente.
