In relazione a quanto replicato dal sindaco di Acireale Barbagallo in merito a quanto dichiarato in conferenza stampa ieri mattina sullo stato in cui versa il Giardino Belvedere, non posso che replicare quanto segue:
Il sindaco dichiara di aver chiuso con Ordinanza al pubblico il giardino, peccato che quotidianamente decine e decine di cittadini e turisti si aggirano ben oltre le zone transennate e mi sembra incredibile che di ciò egli non ne sia a conoscenza. Bisogna dire che a godere dei benefici di questa ordinanza, ad oggi, sono solo i proprietari delle transenne che il comune ha dovuto noleggiare con notevole esborso di soldi pubblici.
Il sindaco sostiene che la relazione da lui commissionata ad un super team di esperti, a titolo gratuito, sia disponibile a chiunque ne faccia richiesta di copia. Peccato che in data 20 aprile 2014, per mezzo di posta certificata, avevo fatto richiesta e a tutt’oggi non ho mai ricevuto risposta se non per le vie brevi, sentendomi rispondere dal sindaco che trattandosi di un lavoro da lui espressamente richiesto e fondato su un rapporto fiduciario con i professionisti coinvolti, non era possibile visionarlo o averne copia. Inoltre mi fa specie che sempre il sindaco ora pomposamente affermi che la relazione possa essere visionata da chiunque quando anche la stessa III Commissione consiliare – Urbanistica, che ha trattato la materia in ben 5 sedute, ed in particolare in quelle del 8 aprile e del 18 aprile scorsi, a seguito del mancato riscontro alla richiesta di copia della ormai mitologica relazione, esprime unanimemente disapprovazione per il comportamento omissivo del sindaco.
Non è chiaro a chi si riferisca il sindaco quando afferma di avere spinto per mesi “l’organo nominato dalla regione”. Si riferisce forse al collaudatore tecnico amministrativo, l’Arch. Angelo Spina, nominato con determina sindacale n° 27 del 18 febbraio 2014, selezionato dall’elenco comunale dei professionisti tecnici per importi inferiori a 100mila euro?
In cosa si attarderebbero, secondo il Sindaco, gli uffici regionali ed in particolare il servizio 7 del dipartimento Infrastrutture della mobilità e dei trasporti che hanno inviato ben due note, da me sollecitate, il 6 agosto 2015 con Prot, n° 40534 e il 14 settembre 2015, nota prot. N° 45255, in cui si chiede all’amministrazione comunale urgente riscontro circa “lo stato dei lavori, la loro collaudazione e, sui motivi ostativi che rendono la villa Belvedere non ancora fruibile alla cittadinanza”, non avendo ricevuto peraltro nessun riscontro, paventando l’ipotesi della totale decertificazione del finanziamento con l’aggravio delle spese sul bilancio comunale?
Il sindaco dovrebbe sapere che, dopo quasi un anno e mezzo in cui centinaia di persone e mezzi pesanti sono entrati nelle aree interdette del giardino Belvedere, difficilmente potrà rivalersi sulla ditta che con ogni probabilità imputerà a ignoti eventuali danni verificatisi a posteriori dalla chiusura e consegna dei lavori controfirmata dal RUP. La contestazione presentata alla ditta esecutrice è contestabile in ogni suo punto e potremo affidarci al “buon cuore” della stessa. Rimane inspiegabile invece che non si siano sollevate contestazioni sul pessimo restauro del pavet di ingresso e delle colonne del cancello centrale grossolanamente pitturate o del muro perimetrale deturpato da grossi buchi.
Infine auspico che la Villa Belvedere possa tornare fruibile a tutti i cittadini nel più breve tempo possibile, consapevole della difficile situazione ereditata da questa amministrazione che però, in perfetta autonomia e voluta solitudine, ha dimostrato di non essere all’altezza di mantenere le roboanti promesse elettorali
